Samsung Galaxy Fold

Galaxy Fold: Best Buy cancella i preordini. Il lancio si allontana

Best Buy, una delle principali catene americane ha cancellato i preordini del Samsung Galaxy Fold. Samsung aveva rinviato il lancio del Galaxy Fold a tempo indeterminato a causa di problemi riscontrati da alcuni giornalisti e blogger nel corso dei primi test e relativi principalmente allo schermo.

Pochi giorni fa l’azienda coreana aveva illustrato dettagliatamente i miglioramenti apportati al Galaxy Fold dichiarando che la nuova data di lancio sarebbe stata annunciata presto. Tuttavia, ad oggi non vi è nessuna certezza su quando il primo dispositivo pieghevole del produttore sudcoreano arriverà sul mercato.

E così Best Buy ha perso la pazienza e ha annullato tutti i preordini di Galaxy Fold. La mossa mira soprattutto a proteggere i propri clienti e assicurare che i loro diritti siano tutelati al meglio. Best Buy continuerà a mantenere i consumatori aggiornati sulla vicenda. Chi aveva preordinato il Galaxy Fold su Best Buy continuerà a ricevere aggiornamenti su quando lo smartphone sarà finalmente commercializzato.

In tutta risposta alla decisione di Best Buy Samsung ha rilasicato una dichiarazione al portale Android Authority:

Lavoriamo a stretto contatto con tutti i nostri partner di distribuzione, incluso Best Buy, per consegnare il Galaxy Fold ai nostri clienti il ​​più rapidamente possibile. I clienti che hanno ricevuto da Best Buy una notifica di annullamento del loro preordine possono scegliere di essere avvisati una volta che l’articolo sarà disponibile. Una nuova data di lancio commerciale sarà annunciata nelle prossime settimane. Samsung apprezza la fiducia che i nostri clienti ripongono in noi e desideriamo ringraziarli per la loro pazienza e comprensione.

Una dichiarazione tuttavia che più che rassicurare ha fatto preoccupare i fan dei telefoni coreani. La nota, infatti, non contiene alcuna nuova informazione ed priva di dettagli su quando il primo telefono pieghevole dell’azienda arriverà finalmente nei negozi.

Insomma, la precezione è che ci sia ancora da aspettare.