Il Galaxy Note 7, l’ultimo top di gamma Samsung annunciato nel 2016, si è rivelato uno degli smartphone più completi mai annunciati. Design elegante e raffinato con display curvo, hardware di ultima generazione, batteria ad alta capacità e fotocamera ai massimi livelli sono stati gli aspetti principali di un telefono quasi perfetto che abbiamo avuto modo di provare e recensire sul nostro canale YouTube.
Purtroppo per Samsung un difetto di progettazione della batteria ha provocato dell’instabilità termica su alcuni modelli che poi esplosi hanno obbligato Samsung a richiamare definitivamente il telefono dopo una prima ondata di sostituzioni. Esclusi i pre-ordini, la vendita vera e propria in Italia non è mai partita.
Nel suo ridotto ciclo di vita, il Galaxy Note 7 di Samsung è stato un piccolo successo con 3,06 milioni di dispositivi venduti in poco tempo e una campagna marketing pronta a fare il resto. Al momento del ritiro Samsung ha dovuto però fare i conti con molti consumatori che non avevano intenzione di restituire il proprio phablet per riciclarlo ma, a distanza di 2 mesi, il colosso coreano ha annunciato di aver raccolto oltre 2,7 milioni di unità.
Circa l’90% di tutti Note 7 venduti sono stati ritirati da Samsung. Nel dettaglio, i picchi positivi oltre il 90% si contano in Europa e in America del Nord mentre quelli negativi intorno all’80% sono stati riscontrati in Corea del Sud.
Diversi sono stati gli aggiornamenti software dedicati al Galaxy Note 7 per forzare i clienti a restituire il dispositivo. Tra questi ricordiamo gli avvisi tramite notifica, la riduzione della batteria prima del 60% (nel mese di ottobre) e ora del 30% per l’Europa. Solo in Corea del Sud non è ancora chiara la strategia di Samsung per forzare la mano sui fidati consumatori e avere indietro il loro Note 7 per procedere con il rimborso totale.