Secondo nuovi rapporti dalla Cina che citano brevetti assegnati a Samsung, Galaxy Note 9 sarà quasi certamente il primo smartphone coreano con un lettore di impronte digitali inserito all’interno del display.
Samsung non è ancora disposta a fare affidamento ad una soluzione di terze parti come quella offerta da Synaptics e vuole che lo scanner di impronte digitali sullo schermo del Galaxy Note 9 sia basato sulla propria tecnologia. Sebbene quest’approccio aumenti i costi di ricerca e sviluppo dello smartphone, dovrebbe far risparmiare denaro a lungo termine poiché permetterà all’azienda di ripetere semplicemente la tecnologia esistente per i suoi prodotti futuri invece di continuare a pagare royalty ad altre aziende.
L’immagine vista sopra è stata allegata a uno dei brevetti Samsung citati dai nuovi report sugli sforzi dell’azienda nel segmento dell’autenticazione biometrica. Il design del telefono non mostra assolutamente quello che sarà Galaxy Note 9 o qualsiasi altra offerta futura ma è puramente indicativa.
Secondo quanto riferito, il colosso di Seoul sta cercando di incorporare un sensore di impronte digitali sotto il display dei suoi dispositivi di punta ormai da diversi anni e, al contrario di quel che si pensi, è stato il produttore cinese Vivo il primo OEM ad esordire con questa tecnologia.