Google Assistant

Gemini arriva sui Google Assistant per potenziare anche i vecchi dispositivi: ecco come funziona

Secondo l’analisi condotta dai ricercatori di 9to5Google, un codice nascosto all’interno dell’ultima versione dell’app Google per Android suggerisce nell’immediato futuro il lancio di un “Assistente migliorato”. Questo nuovo assistente, alimentato da Gemini, sarà in grado di fornire risposte più ricche e di comprendere meglio le istruzioni degli utenti.

La collaborazione tra Gemini e Google Assistant rappresenta un passo significativo nell’evoluzione dell’assistenza vocale intelligente. Sebbene Google Assistant continui a operare su una vasta gamma di dispositivi, la sua integrazione con Gemini promette un potenziamento delle capacità già esistenti.

In questo contesto, è essenziale notare come, mentre Gemini sarà integrato in nuovi dispositivi, Google Assistant rimarrà il fulcro per i modelli già esistenti sul mercato, incluse le varie soluzioni hardware di terze parti. Ciò evidenzia l’approccio strategico di Google, che punta a mantenere un’interfaccia utente familiare e senza interruzioni per gli utenti, garantendo al contempo un costante aggiornamento delle funzionalità attraverso Gemini.

La transizione si prevede quindi fluida: gli utenti continueranno a interagire naturalmente, sia parlando sia digitando, con l’assistente virtuale, senza necessità di modifiche nelle modalità di utilizzo, sia che si stia utilizzando Google Assistant o Gemini.

Integrazione di Gemini nei dispositivi esistenti

Le nuove capacità offerte da Gemini, che includono risposte più articolate e una comprensione migliorata delle richieste, verranno implementate anche sugli speaker e sui display Nest esistenti. Sebbene Gemini sia progettato per essere il futuro degli assistenti vocali, la necessità di supportare i dispositivi più datati rimane una priorità per Google, vista la vasta base installata di Google Assistant.

Il passaggio a un “assistente migliorato” sarà realizzato attraverso aggiornamenti software mirati, probabile frutto del codice scoperto da 9to5Google.

La transizione a Gemini vuole essere impercettibile per gli utenti finali, pur apportando miglioramenti significativi all’efficacia dell’assistenza vocale.

Funzionalità migliorate dell’Assistente

Uno dei principali miglioramenti riguarda la capacità dell’assistente di elaborare richieste più complesse, restituendo non solo risposte più lunghe e articolate, ma anche opzioni più variegate per gli utenti. Ad esempio, il nuovo assistente potrebbe essere in grado di comporre suggerimenti basati su preferenze storiche o su contesti specifici, grazie all’apprendimento automatico e all’analisi dei dati. I comandi vocali risulteranno quindi più naturali e intuitivi, consentendo di ottenere risposte che non solo soddisfano la richiesta immediata, ma che si adattano anche al contesto dell’utente.

Inoltre, si prevede un ampliamento del repertorio vocale disponibile che permetterà agli utenti di scegliere tra una gamma di nuove voci, aumentando così il grado di personalizzazione dell’interazione.