Anche se molti non lo sanno, non siamo in realtà costretti a usare solo Google Play o l’App Store Apple per scaricare le nostre app. Sono infatti disponibili diversi app store alternativi in cui trovare le applicazioni che ci servono e scoprire app diverse dal solito. Questi, però, hanno dei pro e dei contro, ecco quali.
I vantaggi degli store alternativi
Gli app store alternativi sono perfetti per scaricare quelle app che non sono presenti sugli store tradizionali. In alcuni casi, infatti, Google Play o l’App Store non autorizzano la diffusione di alcune app e i loro sviluppatori in questi casi le rendono disponibili su canali alternativi. App store come TweakBox e AppValley sono inoltre utilizzate per scaricare le cosiddette MOD, cioè le app modificate. Sistemi come Fdroid sono invece perfetti per chi vuole accedere ad applicazioni open source, mentre gli sviluppatori utilizzano ad esempio Tutuapp per superare le barriere geografiche e rendere le loro app scaricabili in tutto il mondo.
Gli app store alternativi permettono inoltre di scaricare le cosiddette APK, cioè i pacchetti app Android. Questi sono solitamente scaricabili sul browser ma alcuni store come APKPure e APKMirror raccolgono le principali APK con tanto di recensioni degli utenti. Anche se sono alternativi questi app store non sono necessariamente di minor pregio o gestiti da utenti sconosciuti: esistono app store di proprietà di grandi multinazionali come l’Amazon App Store che permette agli utenti di acquistare applicazioni utilizzando la moneta virtuale di Amazon, gli Amazon Coins.
Gli svantaggi di questi app store
Ci sono però degli svantaggi legati a questi app store da prendere in considerazione. Il primo è quello della disponibilità delle nostre app preferite. Google Play e l’App Store di Apple sono ovviamente gli store più riforniti. È grazie a essi che possiamo scaricare su le applicazioni come Netflix che ci permettono di guardare in streaming film e serie TV sui nostri dispositivi e perfino sulla TV, la app per smartphone o tablet dei migliori casinò mobili, ricche di giochi sviluppati da provider di punta come Microgaming, su cui giocare a blackjack o poker e infine gli onnipresenti social media come Facebook o Instagram, immancabile presenza sui telefoni di quasi tutti noi. Gli app store alternativi quindi, se sono l’ideale per app più di nicchia, non sono consigliati per scaricare le app più famose.
Il secondo problema degli app store alternativi riguarda la sicurezza. Se Google Play e l’App Store sono gestiti da grandi aziende che investono energia, tempo e staff per proteggere gli utenti e offrire app prive di virus, lo stesso discorso non è sempre valido quando parliamo di store minori. In questi casi infatti è più facile imbattersi in malware o contenuti pericolosi. Il rischio non è però legato allo store in sé ma piuttosto alle singole app che possiamo scaricare. Ovviamente questo discorso varia anche da store a store. I più celebri store alternativi implementano misure si sicurezza molto strette, ma è sempre possibile che qualche virus riesca a ingannare il sistema e finire comunque sul nostro telefono.
Se Google Play e l’App Store Apple sono i due colossi nel mondo delle app, è possibile scaricare applicazioni anche grazie a programmi meno conosciuti che però sono l’ideale per chi cerca app diverse dal solito o vuole accedere a contenuti open source.