La chiamano Digital Detox, ossia la disintossicazione dai dispositivi digitali. È una battaglia che sta prendendo piede in America, capitanata dalla Generazione Z e dai Millennials.
Ed è il principale motivo per il quale i feature phone, nel mercato statunitense, stanno vivendo una nuova vita.
Gen Z e i Millennials, infatti, sostengono questa contro-rivoluzione tecnologica nel tentativo di difendersi dai problemi di salute (anche mentale) causati dagli smartphone e dai social media.
Hashtag come #bringbackfliphones su TikTok hanno raccolto milioni di visualizzazioni spingendo i più giovani a una maggiore adozione dei feature phone, a tutto vantaggio di stili di vita minimalisti e maggiormente “disconnessi”. Dato il prezzo relativamente basso dei feature phone (si va dai 20 ai 50 dollari se si acquista da un operatore o dai 50 ai 100 dollari se si compra sul mercato libero), sempre più persone stanno avvicinandosi a questi dispositivi, condividendo le loro esperienze sui social media.
I principali attori del mercato
Il mercato si sta affollando di marchi che guardano ai feature phone. TCL e HMD sono i leader del segmento negli States, ma c’è la concorrenza di Schok, Sonim e produttori white label come Tinno che stanno stipulando accordi con gli operatori telefonici per commercializzare prodotti con differenti brand.
Gli smartphone, al loro arrivo, erano stati ampiamente adottati dal mercato americano. Per questo motivo, il segmento dei feature phone si era ridotto significativamente negli ultimi 10 anni. Attualmente, il mercato dei feature phone contribuisce solo a poco più del 2% delle vendite complessive di cellulari. Ma – come detto – c’è chi questo segmento non l’ha mai abbandonato del tutto. È il caso di TCL, che guida la classifica delle vendite con una quota del 43% davanti a HMD con il 26%.
Gli accordi tra carrier e produttori svolgono un ruolo importante. I tre grandi operatori statunitensi – AT&T, Verizon e T-Mobile – stanno esplorando diverse opzioni per lanciare feature phone.
C’è dunque spazio anche per produttori più piccoli di TCL, come Tinno e FIH che producono dispositivi per AT&T. Sonim e Kyocera, invece, forniscono dispositivi rugged a Verizon, mentre Schok e Hot Pepper forniscono T-Mobile.
Si prevede che le vendite di feature phone raggiungeranno i 2,8 milioni nel 2023, con numeri stabili nel breve termine.
Anche se la crescita potrebbe non essere enorme, la domanda di feature phone da parte dei consumatori alla ricerca di uno strumento che funzioni come detox digitale continuerà a crescere.
Molte aziende stanno guardando con grande interesse anche al canale B2B, previsto in crescita. I feature phone, infatti, sono in grado di ridurre i budget per l’acquisto di strumenti di comunicazione da parte delle aziende.
Cosa vogliono i consumatori dai moderni feature phone
Da un lato c’è una larga base di consumatori alla ricerca di dispositivi minimalisti; dall’altro però gli stessi consumatori vogliono telefoni che siano semplici, ma anche dotati di funzionalità evolute che permettano di rimanere connessi. Tuttavia, il design e le specifiche dei feature phone non sono cambiati molto negli ultimi anni, e ciò rappresenta uno dei fattori più limitanti alla loro crescita.
Solo l’aggiunta di alcune nuove (e più moderne) funzionalità hardware, al passo con le recenti tendenze tecnologiche, potrebbe aprire le porte a una maggiore diffusione di questi modelli. Una di queste è l’NFC, che può consentire pagamenti, gestione della smart home, pairing più rapidi e permettere un accesso più semplice e conveniente ai trasporti pubblici. Allo stesso modo, le eSIM potrebbero rappresentare un’importante integrazione hardware come veicolo per invogliare i consumatori ad adottare un feature phone come dispositivo complementare a cui poter facilmente passare dal loro dispositivo principale in situazioni in cui non vogliono portare con sè lo smartphone “bello e costoso”.
Insomma, la richiesta non manca. Serve ora plasmare la progettazione di nuovi feature phone capaci di reggere le aspettative di un pubblico di consumatori che, proveniendo dallo smartphone, è ora più esigente di un tempo. Come dire, consumatori che vogliono staccare la spina, ma non proprio del tutto.