Le app Android, iOS e Windows Phone possono essere attaccate con percentuali di successo in grado di arrivare anche al 90%. La scoperta proviene da un gruppo di ricercatori dell’Università della California che, grazie ad un semplice escamotage, è riuscito ad accedere a tutte le informazioni all’interno di uno smartphone infettato usato per il test: foto, password e credenziali d’accesso private a disposizione, in pochi secondi.
La dimostrazione è stata fatta su alcune delle app più popolari di Android tra cui Gmail e Hotels: tutte bucate sfruttando la memoria condivisa tra le diverse applicazioni. Installando quindi un’app esterna contente un codice malevolo (una sorta di cavallo di Troia dei Pc), questa riuscirà ad accedere alla memoria delle altre app prelevandone tutti i dati delle stesse. Semplice ma al tempo stesso preoccupante.
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Attualmente non vi è una soluzione per arginare il problema, i ricercatori come gli altri addetti ai lavori consigliano ora più che mai l’installazione di app dal solo Play Store ufficiale di Google. Evitate quindi file .apk sconosciuti e fate attenzione ai download automatici che alcune pagine internet “furbette” vi vogliono far scaricare…