Google lavora da tempo su sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Ma di fronte all’uscita di ChatGPT di OpenAI e per dimostrare che il gigante americano sta progredendo in questo settore, Big G ha dovuto affrettare i tempi annunciando diversi progetti relativi all’IA in un post sul blog firmato da Sundar Pichai, CEO dell’azienda.
Cosa è Bard?
Il potenziale dell’intelligenza artificiale preoccupa davvero Big G e la risposta non poteva tardare. Primo annuncio, il più importante è il lancio di Bard, un chatbot in competizione con ChatGPT di OpenAI. Bard sarà in grado di rispondere alle domande con un testo che imita la sintassi umana, ma non sarà immediatamente disponibile al pubblico. Sarà testato da “tester di fiducia” nelle prossime settimane prima della sua disponibilità al pubblico. Bard si basa su LaMDA (Language Model for Dialogue Application), paragonabile al GPT-3 di Open AI. LaMDA è diverso da altri modelli linguistici perché è stato addestrato sul dialogo, non sul testo, che include concetti avanzati come l’intenzione dell’utente multimodale, l’apprendimento per rinforzo e le raccomandazioni in modo che la conversazione possa passare da un argomento all’altro.
A proposito, LaMDA si basa sull’architettura Transformer. Questa architettura produce un modello che può essere addestrato per leggere molte parole (una frase o un paragrafo, ad esempio), prestare attenzione a come queste parole si relazionano tra loro e quindi prevedere quali parole verranno dopo.
Google annuncia inoltre che questi robot saranno integrati con Google, direttamente, con “diverse funzionalità basate sull’intelligenza artificiale che sintetizzeranno le informazioni per le domande per le quali non esiste un’unica risposta corretta”.
La strada è aperta
Google ricorda di essere proprietaria della start-up DeepMind, quest’ultima all’origine della rete neurale Transformer. Questa è la tecnologia utilizzata da GPT-3 di OpenAI, e quindi da ChatGPT. Va inoltre ricordato che Microsoft ha investito più di 10 miliardi di dollari in OpenAI, l’azienda di Redmond prevede di installare l’IA nella sua suite di software Office (Word, Excel o Powerpoint), nel suo motore di ricerca Bing, ma anche, e potenzialmente, nella futura versione di Windows.
Google ha anche annunciato che i suoi modelli linguistici saranno accessibili anche a sviluppatori e aziende per creare nuovi servizi, come già fa OpenAI. Accesso all’API che, ovviamente, sarà a pagamento. Così, OpenAI-Microsoft si trova ad affrontare un importante concorrente a poche settimana dal debutto.
Contemporaneamente al suo annuncio, e secondo le informazioni di Bloomberg, Google ha investito quasi 400 milioni di dollari in una startup di intelligenza artificiale chiamata Anthropic, che sta attualmente testando un modello di generazione automatica di testo simile a ChatGPT.