Sono passati meno di due anni da quando Google ha annunciato il suo primo studio di videogames capeggiato dalla veterana del settore, Jade Raymond.
Purtroppo, il frutto di questi sforzi non vedrà mai la luce del sole su Google Stadia. Lo aveva anticipato il sito Kotaku e dopo poco è arrivata la conferma dalla stessa azienda: niente giochi first party, si va avanti con i titoli di software house esterne.
Nel suo comunicato stampa che annuncia la chiusura degli studi, Google spiega di avere piena fiducia nella sua piattaforma tecnologica. L’azienda vuole investire per sviluppare la parte tecnica a scapito della creazione di contenuti originali. Phil Harrison spiega che i budget per lo sviluppo di alcuni dei migliori giochi del settore stanno crescendo in modo esponenziale e Google non è più disposta a investire in questa direzione.
Tanti soldi, tanta concorrenza
Quello dei videogames è un settore che negli ultimi anni si è trasformato in una corsa agli armamenti dove Sony e soprattutto Microsoft, rafforzano i propri team interni per poter contare su team esperti in grado di produrre regolarmente esclusive. Di recente, anche Nintendo ha acquistato uno dei suoi studi partner per limitarne la manovra d’azione.
Da questa decisione, a meno di due anni dal lancio di Stadia e dei suoi studi, è facile tirare delle conclusioni. Il 2020 è stato un anno da record per i videogiochi con Nintendo che proprio ieri ha stabilito nuovi record di vendite con la Switch. Mentre i concorrenti stavano preparando le loro console di nuova generazione, Google Stadia non è comunque riuscita a sfondare, fermandosi allo 0,2% degli utenti prima dell’uscita di Cyberpunk 2077.
Per competere davvero con Sony e Microsoft sulle esclusive, Google dovrebbe fare lo stesso tipo di investimenti che ha fatto la casa di Redmond sborsando 7,5 miliardi per l’acquisizione di Zenimax/Bethesda con i suoi 2.300 dipendenti. Troppo per chi fa altro di mestiere.
Quale sarà il futuro di Stadia?
Google ha voluto essere rassicurante nel suo comunicato stampa: il servizio non chiuderà i battenti. Si potrà continuare a giocare ai titoli e approfittare dell’abbonamento a Stadia Pro. L’azienda afferma in particolare di voler continuare ad aggiungere titoli di studi di terze parti al suo servizio per potenziarlo.