Google ha comprato HTC. I rumors dei giorni scorsi si stanno trasformando, ora dopo ora, in realtà. Una realtà che dovrebbe essere svelata ufficialmente domani, giornata in cui si attende un importante annuncio.
La conferma indiretta viene dala borsa di Taiwan, dove HTC è quotata, ossia il Taiwan Stock Exchange, che in una nota ufficiale conferma “la sospensione del titolo di HTC Corporation a partire da domani 21 settembre, in seguito all’imminente divulgazione di importanti informazioni”.
Onestamente, i tanti indizi avrebbero messo in fila più di una prova. HTC, che con Google vanta accordi commerciali che hanno visto la realizzazione degli smartphone Pixel di Big G, è da tempo al centro di indiscrezioni riguardo al suo futuro.
Google, in passato, prima della costituzione della holding Alphabet, avvenuta nel 2015, aveva acquisito i telefonini di Motorola nel 2011 per la cifra di 12,5 miliardi di dollari, con la quale si è assicurata un importante pool di brevetti industriali. Motorola è stata poi ceduta a Lenovo nel 2014 per 2,9 miliardi di dollari (ma senza i brevetti).
Non è ancora chiaro il motivo principale della mossa di Google. Secondo alcuni analisti finanziari Alphabet potrebbe trasformare HTC nel produttore esclusivo di hardware Google, cancellandone di fatto il brand a livello commerciale.
La situazione dell’azienda di Taiwan è da tempo complessa. In agosto, le vendite sono crollate di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma il declino del gruppo è iniziato da parecchio tempo, se si pensa che il marchio è passato da una quota di mercato mondiale dell’8,8% nel 2011, con ben 43,5 milioni dispositivi venduti, all’odierno 0,5%, secondo i dati di IDC.
Poche settimane fa il lancio del più recente modello, lo smartphone U11, tecnologicamente super evoluto ma anonimo nel look&feel.
Domani potrebbe essere scritto l’ultimo capitolo, con l’acquisizione di HTC da parte di Google.