Che fine hanno fatto le informazioni periodicamente pubblicate da Google sulla distribuzione delle diverse versioni di Android? Fino a non molto tempo fa era possibile visitare la dashboard di Google e conoscere esattamente quale fosse la diversa ripartizione delle tante versioni dell’Os del robottino installate sugli smartphone di tutto il mondo.
Informazioni sintetiche ma ordinate, aggiornate ogni mese. Google però ha smesso di aggiornare le informazioni sulla distribuzione Android alla fine dello scorso anno. L’ultimo aggiornamento risale al 26 ottobre 2018, cioé a 158 giorni fa. È più di 5 mesi che non c’è alcuna informazione ufficiale sulle statistiche di distribuzione di Android.
Sul sito si legge “feed di dati in manutenzione“. Una ragione che potrebbe giustificare un ritardo di qualche giorno, non certo di mesi. Quindi i casi sono due: o Google ritiene le statistiche sulla distribuzione del suo Os una priorità molto bassa o semplicemente non è più disposto a renderle pubbliche. In questo secondo caso, quali potrebbero essere le ragioni?
Difficile dirlo con certezza, facile immaginarlo. Una cosa è certa: non abbiamo notizie su come stia procedendo l’adozione di Android Pie. La versione 9 dell’Os dovrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) essere vicina a un tasso di adozione del 4-5%, dato che la maggior parte dei produttori Android ha già aggiornato i propri dispositivi all’ultima versione ufficiale. Tuttavia, un dato ufficiale ci avrebbe fornito preziose informazioni su come sta funzionando il progetto Google Treble. Project Treble prometteva aggiornamenti software più rapidi per i dispositivi Android non Pixel nel tentativo di abbattare la frammentazione delle numerose versioni in circolazione.
Google potrebbe non voler più condividere le statistiche di distribuzione di Android per impedire ai concorrenti e agli analisti di stimare quanti telefoni Pixel sono stati venduti. La stessa Apple, ad esempio, non condivide più i numeri di vendita dei suoi iPhone.
Certo, un po’ di trasparenza da parte di Google sarebbe sufficiente per chiarire le motivazioni di questa scelta. L’argomento potrebbe tornare di grande attualità al Google I/O, il summit degli sviluppatori che si terrà a giugno. Proprio perché si tratta di un momento di sintesi per tutti i developer Google, l’informazione sulla distribuzione dell’Os del robottino verde sarebbe di grande interesse.