Nuove grane burocratiche in casa Google. Il motore di ricerca sotto la holding Alphabet ha ricevuto una sanzione da 4,3 miliardi di euro da parte delle autorità UE per violazione delle leggi antitrust. La Commissione europea afferma che Google ha abusato della sua posizione dominante sul mercato Android in tre aree chiave.
L’azienda californiana ha raggruppato il suo motore di ricerca e le app di Chrome nel sistema operativo oltre a bloccare i produttori di telefoni dalla creazione di dispositivi che eseguono versioni modificate di Android. Non solo “ha effettuato pagamenti a determinati grandi produttori e operatori di rete mobile” per unire in modo esclusivo l’app di ricerca sui telefoni.
La Commissione europea vuole ora che Google porti a termine la sua “condotta illegale in modo efficace entro 90 giorni dalla decisione”. Ciò significa che Google dovrà smettere di costringere i produttori a preinstallare Chrome e Google search per offrire Google Play Store sui telefoni.
Google dovrà inoltre “liberare” gli altri produttori di telefonini ad utilizzare versioni modificate di Android, in quanto la Commissione afferma che “non ha fornito alcuna prova credibile che le modifiche software di Android sarebbero state influenzate da guasti tecnici o dal mancato supporto delle app.”
La multa è salata, ora si aspetta il ricorso da parte dell’azienda che di certo non intenderà pagare ad occhi chiusi una multa di questa portata.