Google ha appena annunciato un nuovo programma per proteggere i produttori Android da guerre di brevetto e garantire un quieto vivere. Si chiama PAX e altro non è che un accordo di cross-licensing per evitare controversie legali sui brevetti software.
PAX, in latino “pace”, aiuterà i membri che “si concedono reciprocamente licenze di brevetti royalty-free su applicazioni Android e Google all’interno di dispositivi qualificati”. L’ecosistema open-source Android è cresciuto in maniera incredibile nel corso degli anni e ad oggi conta più di 400 produttori partner e 500 operatori che hanno prodotto più di 4.000 dispositivi nel corso dell’anno passato.
Il numero di tutti gli utenti attivi ha raggiunto l’incredibile cifra di 1,6 miliardi in tutto il mondo e Google vuole garantire che i produttori di smartphone non vengano coinvolti in guerre di brevetto per continuare a innovare e dedicare le loro risorse alla creazione di nuovi prodotti.
Molte aziende di tecnologia hanno già firmato il nuovo accordo, tra queste: Google, Samsung Electronics, LG Electronics, Foxconn Technology Group, HMD globale, HTC, Coolpad, BQ e Allview. Solo questi membri possiedono più di 230.000 brevetti in tutto il mondo e Google si aspetta che sempre più aziende aderiscano all’iniziativa diminuendo il numero di OEM che rischiano di essere citate in giudizio per violazione di brevetto.
Non solo vantaggi ma anche svantaggi. I produttori che firmano l’accordo sono al sicuro da dispute sui brevetti da altri membri ma le aziende che si rifiutano di aderire potrebbero diventare bersaglio di quelli all’interno. Inoltre, i membri PAX potrebbero diventare meno competitivi perdendo la loro capacità di affermare la loro proprietà intellettuale contro i membri rivali. Le aziende più piccole che si uniscono alla PAX potrebbero trarre i benefici maggiori.
Considerando la natura confidenziale della PAX, i dettagli sull’accordo non saranno rilasciati e la sua efficienza potrà essere provata solo nel corso del tempo.