Se lo sono chiesti in molti. Perché lanciare oggi (con ritardo) uno smartphone che arriverà (con ulteriore ritardo) solo a ottobre e che rischia di avere un hardware già datato e di doversi confrontare con modelli e brand agguerriti e con dispositivi più giovani e meglio carrozzati?
Misteri di Google, che oggi ha presentato, dopo settimane di attesa (dovuta alla pandemia di Covid-19 ma non solo), il suo nuovo modello Pixel 4a.
Si tratta di uno smartphone con display da 5,8 pollici Oled Full HD+ con ratio 19.5:9, mosso dal processore Snapdragon 730, con 6GB di Ram e 128 GB di memoria interna. Al momento non vi sono in previsione versioni del telefono con tagli di memoria extra, né è possibile espandere lo storage con l’impiego di microSD. Lo schermo è interrotto solo da un piccolo foro che ospita la fotocamera frontale da 8 Megapixel nell’angolo in alto a sinistra.
La parte posteriore ospita un singolo sensore da 12,2 Megapixel da 1/2,55 con pixel da 1,4 µm e ottica f/1,7 con campo di visione di 77 gradi.
Sul fronte della connettività manca il 5G (ma considerando la copertura attuale possiamo farcene una ragione), mentre Google merita una lode per aver mantenuto il tanto bistrattato jack da 3,5 mm. La batteria è da 3.140 mAh e dispone della ricarica rapida da18 W.
Come detto, chi vorrà acquistare Pixel 4a dovrà armarsi di tanta pazienza. I preordini partono dal 10 settembre (al prezzo è di 389 euro) ma il telefono arriverà solo a ottobre. Tanto tempo. Forse troppo per un mercato in così rapido movimento.