Google ha lanciato la tradizionale versione “a” della sua serie flagship 2022/23, composta fino ad oggi da Pixel 7 e Pixel 7 Pro. Rispetto agli anni precendenti, tuttavia, c’è una novità. Pixel 7a non può essere considerato solo la versione economica dei due smartphone flagship, per due ragioni fondamentali. Il prezzo, rispetto allo scorso anno (Pixel 6a), sale da 459 euro a 509 euro, accorciando ulteriormente la forbice che lo separa dai fratelli maggiori (ricordiamo che Pixel 7 è uscito a 649 euro). Inoltre, le caratteristiche tecniche di questo dispositivo sono sempre più Premium, allontanandolo di fatto da qualsiasi concetto di “telefono economico”.
La sua scheda tecnica, solo per dare un rapido assaggio, parla di un display da 6,1 pollici Oled Full HD, della presenza del processore Google Tensor G2, di una doppia fotocamera da 64+13 Megapixel, di 8 GB di Ram e di una batteria da 4.300 mAh.
Al lancio è prevista una promo aggressiva: dal 10 maggio fino al 22 maggio, con l’acquisto di uno dei modelli dei nuovi Pixel 7a su Amazon.it chi acquista Pixel 7a potrà ricevere in abbinata (al prezzo suggerito del solo smartphone) uno dei quattro modelli di Buds Series a scelta (inclusa la nuova variante di colore azzurro).
- Il sistema a doppia fotocamera posteriore con...
- Il sistema a doppia fotocamera posteriore con...
Design
Il design è piacevole, molto simile a quello di Pixel 7, originale nella zona della fotocamera posteriore, caratterizzata da una banda orizzontale piuttosto sporgente, ma per nulla fastidiosa. I bordi del Pixel 7a sono arrotondati. La parte posteriore è liscia ed elegante, con i profili e la barra della fotocamera in metallo. Lo smartphone è in grado di sopportare l’acqua e la polvere grazie alla protezione IP67.
Il corpo è realizzato (con la consueta cura) con alluminio, vetro e plastica riciclati.
Il display di Pixel 7a
Il display Oled offre una diagonale da 6,1 pollici con risoluzione Full HD di 1.080×2.400 pixel, a 429 ppi. Supporta l’HDR, è resistente ai graffi grazie al vetro Corning Gorilla Glass, e ha una profondità a 24 bit o 16 milioni di colori. Il refresh rate è di 90 Hz.
Rispetto al Pixel 7, che aveva uno schermo da 6,3 pollici, la diagonale dello schermo perde qualche millimetro. Le misure complessive del dispositivo sono tuttavia molto simili, poiché Pixel 7a ha cornici leggermente più spesse, mentre il peso è di 193,5 grammi contro i 197 grammi di Pixel 7.
L’hardware di Pixel 7a
Google ripropone su Pixel 7a l’impianto hardware della serie 7, progettato in esclusiva per la più recente gamma Pixel. Tensor G2, il sistem-on-chip che muove lo smartphone, è costituito da un insieme di elementi progettati e pensati per massi-mizzare la resa del sistema operativo e le innumerevoli potenzialità dell’intelligenza artificiale. Il machine learning consente al sistema di apprendere le modalità di utilizzo dell’utente e di adeguare le proprie dinamiche di funzionamento. Le Cpu spingono con vigore e anche la Gpu appare meglio calibrata rispetto alla versione dello scorso anno. Tutto il Soc ha comunque ulteriori, notevoli, margini di crescita. A completamento della parte hardware c’è il co-processore di sicurezza Titan M2. E, a proposito di sicurezza, Google garantisce almeno 5 anni di aggiornamenti di sicurezza e privacy
Sul fronte della memoria ci sono 8 GB di Ram e 128 GB di archiviazione (UFS 3.1).
UI Experience
Molto interessanti anche le potenzialità del software. Se è vero che i Pixel utilizzano una distribuzione stock di Android, è anche vero che la UI progettata in esclusiva per il Googlefonino, comprende una quantità importante di funzioni specifiche, che solo Pixel può vantare nella fase di lancio. Bellissima la possibilità di riconoscere in tempo reale il titolo di una canzone, semplicemente consentendo al telefono di ascoltare, dallo stand-by, le note provenienti dall’ambiente. Notevoli le capacità di trascrizione di ciò che viene dettato a voce, così come molto utile, l’opportunità di tradurre in real time, con veri sottotitoli, anche testi stranieri, durante lo “sbobinamento” di un video da Youtube.
La fotocamera di Pixel 7a
Altro reparto denso di interesse. Il sistema di scatto si compone di due sensori, con un’unità standard e un elemento ultra wide (manca dunque lo zoom 5x visto su Pixel 7).
L’obiettivo principale è da 64 Megapixel con apertura f/1,89, ed è abbinato a un sensore ultrawide da 13 Megapixel f/2.2.
Le caratteristische ottiche sono di buon livello. Ma, ancora una volta, è la parte software a rubare la scena. La IA riesce a intervenire in ogni scenario fotografico e a migliorare la resa dei fotogrammi. La modalità notturna restituice scatti interessanti sotto il profilo della luminosità e delle cromie, anche se la l’obiettivo perde più di qualcosa in termini di qualità, rispetto ai risultati che si ottengono con i modelli 7 e 7 Pro. Bene anche i video che arrivano fino al 4K a 60 fps con la fotocamera principale e a 4K a 30fps con l’obiettivo selfie (a fuoco fisso) da 13 Megapixel (f/2.2), che assicura un ampio campo visivo di 95 gradi.
L’audio dello smartphone
Pixel dispone di un comparto audio di buon livello, con una resa acustica calda e corposa, pur in presenza di volumi di riproduzione molto alti. Solo in qualche situazione si è determinato qualche rimbalzo un po’ metallico nel corso di una conversazione.
L’ascolto di contenuti musicale risulta fedele e coinvolgente.
Batteria
La batteria, da 4.385 mAh, grazie a un buon controllo delle temperature d’esercizio, consente al Pixel 7a una buona performance in tema di autonomia. Non siamo al top dei battery phone, ma si arriva agevolmente alla fine della giornata lavorativa (non oltre).
Gli Awards di Cellulare Magazine
Pixe 7a Pro si aggiudica due dei nostri Awards: il Photo Award, grazie a una sezione fotocamera impreziosita dall’intervento dell’Ai ma anche di app di gestione e di ritocco di ottima fattura; Hi-tech Award), per premiare l’innovazione tecnologia presente dal punto di vista dell’hardware e tutti i servizi di Big G nella loro forma nativa e più evoluta.
Il giudizio di Cellulare Magazine: Google Pixel 7a
Google Pixel 7a è il tentativo di offrire al pubblico amante dei dispositivi di Big G, uno smartphone con la piena e più evoluta esperienza Google a un prezzo più contenuto rispetto ai flagship. Il tentativo è solo parzialmente riuscito, perché se la qualità offerta da questo smartphone è alta, altrettanto alto è il prezzo di listino (509 euro) che si avvicina peraltro in modo commercialmente pericoloso a quello del modello Pixel 7 (non è un caso che si vociferi che questo dispositivo potrebbe essere anche l’ultimo della A Series a vedere la luce). Proprio Pixel 7, infatti, neppure a sei mesi dalla sua uscita, si trova in vendita intorno ai 600 euro, un prezzo che va senza dubbio ad incidere sulla convenienza d’acquisto del Pixel 7a. Ciò a parte, ci sono un processore potente, una più che buona fotocamera, tanta attenzione alla sicurezza e un’ottima qualità costruttiva. Lo smartphone è promosso a pieni voti, il suo posizionamento commerciale è invece rivedibile
PRO
- Sistema operativo ricco di funzioni esclusive, il processore Tensor ha ulteriori margini di crescita.
- Video e foto di buon livello
- Design esclusivo e materiali al top
CONTRO
- Niente jack per le cuffie
- L’autonomia non sorprende
- Non è possibile espandere la memoria, che è “solo” di 128 GB