Google Pixel Buds (2020): le prime impressioni della stampa USA

Presentate nel 2019 durante il Google I/O, le Pixel Buds 2 sono finalmente disponibili per l’acquisto negli Stati Uniti ad un prezzo di 179 dollari.

Non ci sono invece notizie per l’Italia se non un timido allert sullo store ufficiale che chiede di inserire una propria email per essere avvisati. Nell’attesa, scopriamo le prime impressioni della stampa statunitense!

Il design (The Verge)

The Verge elogia il nuovo design delle cuffie, “l’eliminazione del filo ha permesso a Google di creare un design più leggero che si adatta comodamente e in modo sicuro alle orecchie”. Inoltre, queste cuffie non sono visivamente così diverse dalle prime.

Il case ha una forma ovale (Engadget)

Incorporano un arco stabilizzatore, una piccola pinna in silicone su ciascun auricolare in modo che i Pixel Buds rimangano ancorati nelle orecchie. Comodi ma potrebbero dar fastidio a qualche orecchio sensibile. 

Per quanto riguarda il case (con ricarica wireless), la sua forma ovale molto spessa è bella da vedere ma è abbastanza scomoda nelle tasche jeans a causa del suo spessore.

Autonomia sotto la media (The Verge)

L’autonomia dei Pixel Buds è di circa 5 ore ed è uno dei punti deboli evidenziati da The Verge. Stranamente, le cuffie si scaricano ad una velocità diversa, il che le porta ad avere una delle due cuffie che “muore” prima dell’altra.

Funzioni paragonabili alle AirPods (The Verge)

In termini di funzioni, Google Assistant in modalità “always on” è molto apprezzato: “Avere la possibilità di attivare Google Assistant mentre le tue mani sono occupate è un grande vantaggio.  Il quadro Fast Pair, simile all’AirPods Pro, è molto efficiente. Tieni le Pixel Buds vicino al tuo telefono, appare una finestra per accoppiarli (e collegarli al tuo account Google) e il gioco è fatto”.

Per quanto riguarda la qualità del suono, The Verge parla di bassi potenti e una riduzione del rumore perfezionabile. È la stessa osservazione di Engadget, che conferma che non esiste una riduzione attiva del rumore. Tuttavia, tutti i media apprezzano le prestazioni audio di queste cuffie.

Molto apprezzata invece la funzione di traduzione in tempo reale. Sfortunatamente, il software Pixel Buds non offre alcun preset audio o alcun modo per regolare manualmente l’equalizzazione del suono.

Queste sono vere cuffie wireless (Android Central)

Le Pixel Buds sono state apprezzato dai media oltreoceano ma non ci dimentichiamo che la concorrenza è agguerrita più che mai.

Android Central sottolinea un’eccellente qualità del suono e auricolari perfetti per effettuare chiamate ma riscontra gli stessi difetti in tutti i test: l’autonomia media, l’assenza di riduzione attiva del rumore e meno comfort rispetto ai vecchi Pixel Buds. 

The Verge parla di una solida concorrenza che non perdona i difetti.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.