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Google richiede una licenza speciale per tornare a lavorare con Huawei

Google ha presentato una richiesta di esenzione speciale al governo degli Stati Uniti che, se concesssa, consentirebbe al colosso di Redmond di offire nuovamente in licenza a Huawei tutti i suoi servizi mobili.

Huawei è stata inserita nella Entity List americana lo scorso maggio e, da allora, nonostante alcune proroghe temporanee, non può più intrattenere rapporti commerciali con le aziende statunitensi. Ciò non le permette di utilizzare numerosi prodotti e servizi “made in Usa”, fra cui i servizi Google, i famosi GMS (Google Mobile Services).

Microsoft – ad esempio – ha da tempo ricevuto l’esenzione al bando di Huawei e ora può lavorare con il produttore cinese.

Se a Google viene concessa una simile esenzione, Huawei potrebbe aggiornare immediatamente tutti i suoi dispositivi attuali arricchendoli con i Google Mobile Services e riportando app e servizi come Play Store, Maps, YouTube e Gmail anche sui modelli di più recente produzione come il Mate 30 Pro, che al momento non li installano.

In questi mesi, tuttavia, Huawei ha lavorato alacremente ai propri servizi mobili, i Huawei Mobile Services (HMS) e alla sua App Gallery che, tuttavia, pur essendosi arricchita di numerose applicazioni, non può ancora vantare la ricchezza del Play Store di Google.

I Google Mobile Services possono al momento essere installati sui dispositivi Huawei che non li annoverano con una certa facilità, con più di un sistema. Ma proprio nei giorni scorsi Google ha – seppur blandamente – messo in guardia da tali pratiche che potrebbero esporre gli utenti a qualche rischio.

Al momento non è ancora chiara quando questa richiesta sarà esaminata e quali potrebbero essere i tempi di risposta da parte dell’amministrazione americana. Ma la notizia è senza dubbio di quelle importanti, che aprono nuovi scenari, proprio a un mese dalla data di presentazione di Huawei P40, la nuova gamma flagship dell’azienda di Shenzhen.

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