Al contrario degli scorsi anni, in cui il lancio dei googlefonini era caratterizzato da un curioso silenzio, Big G ha scelto una presentazione in stile Apple (e altri concorrenti) per annunciare i due nuovi Nexus 5X e 6P, due differenti telefoni per due diversi target. Nexus 5X è stato costruito da LG ed è più piccolo grazie ad un display Full-HD da 5,2 pollici. Nexus 6P è invece un vero e proprio phablet con ampio pannello da 5,7 pollici QHD. A caratterizzarli è il sistema operativo a bordo, la massima essenza di Android, giunto alla versione 6.0 Marshmallow e pronto a dimenticare la stravolgente ma complicata versione Lollipop 5/5.1 che ha portato con sé diversi problemi di ottimizzazione e gestione dell’hardware. Tra i due dispositivi, in comune ci sarà il sensore d’impronte digitale, posto per entrambi sulla parte posteriore della scocca e finalmente pronto a dar battaglia al TouchID di Apple nell’ambito dei pagamenti mobile, e il reparto fotografico, da sempre tallone d’Achille dei telefoni targati Google.
Così Nexus ma così diversi
Nessuna personalizzazione proprietaria, nessuna applicazione di terze parti se non le Google Apps. I Nexus sono da sempre telefoni rapidi e dalla buona ottimizzazione software volti a rappresentare al meglio il sistema operativo Android. 5X è il terzo Nexus ad essere prodotto da LG, uno smartphone compatto nonostante i bordi non sia ridotti e con scocca in policarbonato disponibile in tre diverse colorazioni. Nexus 6P invece è un phablet a tutti gli effetti (159,4 x 77,8 x 7,3 mm), pesa 178 grammi ed è costruito interamente d’alluminio con bordi laterali ridotti per favorirne l’impugnatura.
Nexus 5X
L’atteso successore del Nexus 5 si rinnova ma non stravolge. Il processore a bordo è lo Snapdragon 808, una soluzione a 64-bit dotata di 6 core, realizzata da Qualcomm e già vista sul top di gamma G4. La Ram a bordo è di 2 GB mentre i tagli di memoria sono rispettivamente da 16 e 32 GB. Assicurato il supporto all’USB Type C, manca il supporto alla MicroSD mentre batteria è da 2.700 mAh, al di sotto della media degli attuali top di gamma.
A rinnovarsi profondamente è invece il comparto fotografico, formato da una fotocamera posteriore Sony da 12,3 Megapixel, apertura focale f/2.0 e 1.55 μm per immagini più nitide in condizioni di scarsa luminosità.
Nexus 6P
Dopo un Nexus 6 firmato Motorola sottotono, il nuovo phablet di Huawei in collaborazione con Google prova a fare meglio offrendo un processore Snapdragon 810, 3 GB di Ram e tagli di memoria di 32/64/128 GB non espandibile. La batteria è più ampia, si passa a 3.450 mAh con tre ore e mezza di schermo acceso dichiarati dal produttore, il reparto fotografico è lo stesso del Nexus 5X.
Entrambi i modelli saranno disponibili presso il Play Store ufficiale di Google: Nexus 5X costerà 379 dollari nella versione da 16 GB e 429 in quella da 32 GB, Nexus 6P partirà invece da 499 dollari per la versione da 32 GB per arrivare ai 649 dollari richiesti dal taglio da 128 GB. I pre-ordini inizieranno già oggi negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Irlanda e Giappone mentre ci sarà da attendere qualche settimana per l’Italia e gli altri stati.
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