Il jailbreak per iPhone è ormai storia passata. Questo è accaduto non necessariamente perché non ci sia più la voglia di “modificare i melafonini” ma perché Apple introduce con ogni nuova versione misure di sicurezza che rendono sempre più difficile sbloccare il sistema operativo.
Il fatto curioso è che proprio Google ha scoperto di recente una vulnerabilità in iOS 11 che potrebbe consentire il primissimo jailbreak dell’ultima versione. La falla è stata scoperta dal team Project Zero di Google, il cui ruolo principale è quello di trovare vulnerabilità di sicurezza prive di patch nei prodotti di qualsiasi azienda, non solo di Google.
È già successo più volte nel caso di Microsoft, ed è successo anche con Apple, dato che Ian Beer, uno dei ricercatori di sicurezza coinvolti nel progetto, ha aiutato Cupertino a correggere non meno di 5 dei 15 difetti patchati in iOS 11.2. Google Project Zero collabora con le aziende individuando le vulnerabilità prima che queste diventino pubbliche. Apple ha già corretto i difetti in iOS 11.2 ma questi sono ancora presenti in iOS 11.1.2 e versioni precedenti.
Ovviamente è un po’ troppo presto per discutere della disponibilità del jailbreak ma, Marco Grassi, esperto ricercatore di sicurezza con una lunga esperienza nel campo del jailbreak, ha fatto sapere che l’iPhone 6s e i modelli precedenti sono molto propensi a supportare un jailbreak sfruttando l’exploit di Beer. Ciò significa che iPhone 7, 8 e X non saranno sbloccati in temi brevi.