Ieri si è tenuta la Huawei Developer Conference (HDC), l’evento dedicato principalmente agli sviluppatori che ha visto protagonista tra le altre cose HarmonyOS 2.0. Si tratta della nuova versione del sistema operativo interno pensata per trovare un’alternativa ad Android.
Richard Yu, capo della divisione consumer di Huawei, ha colto l’occasione per condividere la roadmap per HarmonyOS 2.0. Il codice open source del sistema operativo sarà quindi funzionante su tutti i dispositivi, anche quelli con 4 GB di RAM o più, entro ottobre 2021.
Tutti i dispositivi (anche con più di 4 GB di RAM) saranno idonei per HarmonyOS a ottobre 2020 perché il produttore vuole diventare indipendente da Android e per farlo si prepara ad una beta che sarà resa disponibile agli sviluppatori da dicembre 2020.
Da tenere presente che questo non significa che tutti gli smartphone Huawei nel 2021 saranno basati su HarmonyOS 2.0 piuttosto che su Android ma che se Huawei decidesse di lasciare Android nel 2021, avrà i mezzi per poterlo fare.
Come promemoria, HarmonyOS è un sistema operativo multipiattaforma sviluppato da Huawei lanciato ufficialmente lo scorso anno, poco dopo l’entrata in vigore dell’embargo americano nei confronti dell’azienda cinese, a cui è stato poi bandito il funzionamento dei servizi Google sui propri dispositivi. Da allora, il marchio ha lanciato smartphone con sistema operativo Android, ma senza Play Store e applicazioni di Google come YouTube, Drive etc etc
Huawei sottolinea in particolare un grande punto di forza di HarmonyOS: la sua capacità di funzionare su tutti i tipi di dispositivi. Il colosso cinese spiega che è sufficiente sviluppare un’applicazione una sola volta perché sia disponibile su smartphone, schermi di auto, tablet o orologi connessi.
In un certo senso, la filosofia di HarmonyOS è molto simile a quella che Google vuole infondere in Fuchsia. Più in generale, Huawei persegue da tempo una strategia denominata 1 + 8 + N, il cui obiettivo è investire tutti i dispositivi connessi degli utenti con lo smartphone al centro di questo ambiente.
Infine, HarmonyOS dovrebbe aiutare a raggiungere questo obiettivo. Resta da vedere se la situazione tra l’azienda e gli Stati Uniti migliorerà nei prossimi mesi o anni, impedendo che il divorzio Huawei-Android avvenga.