Honor Magic7 Pro è il nuovo flagship 2025 del produttore di Shenzhen, un dispositivo che, pur portando a un nuovo livello il lavoro fatto su Magic6 Pro in ottica evolutiva, introduce parecchie novità rispetto al suo predecessore: lo smartphone attinge a piene mani a un ben bilanciato mix di intelligenza artificiale on-device, di Honor, e on-cloud, di Google, integra il processore Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, una fotocamera da 200 Megapixel e l’interfaccia MagicOs 9.0 (un sistema operativo profondamente personalizzato con l’AI).
Design
Honor Magic7 Pro mantiene il design elegante del suo predecessore, con cornici simmetriche e una morbida curvatura sui quattro i lati della scocca. È costruito con materiali di eccellente qualità, estremamente resistenti a urti, cadute e graffi ed è certificato IP68 e IP69.
Nella parte posteriore troviamo tre fotocamere integrate in un’isola circolare, all’interno della quale si trovano i tre sensori. In realtà gli obiettivi sono quattro, ma uno di questi, quello in alto a sinistra, non nasconde alcun sensore, ma è stato posizionato lì per non guastare la simmetria del design. Una scelta senza dubbio un po’ bizzarra.
Il display
HONOR Magic7 Pro offre un display da 6,8 pollici Natural Light HONOR AI Eye Comfort con nuovi standard nella cura della vista. Consente infatti la riproduzione competa della luce naturale che ne replica tutte le caratteristiche, compresi colore, spettro, polarizzazione, continuità, luminosità e ritmo.
È inoltre Certificato TÜV Rheinland Full Care Display 4.0, TÜV Rheinland Circular Polarization e TÜV Rheinland Flicker-Free.
Lo schermo LTPO ha una risoluzione di 2.800 x 1.280 pixel (FHD+), 453 ppi di densità pixel, 1.600 nits di luminosità massima generale e una luminosità di picco da 5.000 nit, per una visione ottimale anche in piena luce solare.
Il refresh rate è di 1-120Hz, mentre non manca la certificazione Dolby Vision e Super Dynamic Vivid Display.
La presenza dello scudo Honor NanoCrystal offre una resistenza 10 volte superiore rispetto alla classe di silicio ordinaria e ciò ha portato Honor a raccogliere anche la certificazione a 5 stelle SGS per la capacità di resistenza del vetro alle cadute in diversi scenari. Nella pratica, lo smartphone non teme cadure neppure sulle superfici più insidiose, come il marmo, l’asfalto o la ghiaia: non potevamo esimerci dal testare con mano la resistenza dei nuovi materiali, e a questi scenari abbiamo anche aggiunto molteplici cadute sul ghiaccio. Lo smartphone ha resistito senza particolari problemi.
L’hardware di Honor Magic7 Pro
Magic7 Pro è mosso dal chipset Snapdragon 8 Elite. La piattaforma del chipmaker californiano include tecnologie all’avanguardia come la CPU Qualcomm Oryon di seconda generazione, la GPU Qualcomm Adreno e la NPU Qualcomm Hexagon potenziata, tutte progettate per offrire miglioramenti significativi nelle prestazioni. Queste innovazioni rendono possibile l’uso di applicazioni di IA generativa multimodale direttamente sugli smartphone.
Il sistema è assistito da 12 GB di memoria Ram e di 512 GB di spazio di archiviazione, ulteriormente estendibili con la funzione Turbo Ram, che prende a prestito i GB dalla Rom per allocarli nella disponibilità dei processi di multitasking più complessi (fino a 12+12).
Di alto livello anche l’autonomia, grazie a una batteria in silicio-carbonio da 5.270 (leggermente depotenziata rispetto a quella da 5.600 mAh intergata sul Magic6 Pro), che permette comunque allo smartphone di Honor di gestire anche le più impegnative funzioni di elaborazioni richieste dall’intelligenza artificiale.
La batteria supporta la ricarica rapida SuperCharge 100W Wired e SuperCharge 80W Wireless, consentendo agli utenti di ottenere una carica completa in soli 33 minuti.
Tanta potenza e tale velocità di ricarica non hanno mai restituito, come effetto collaterale, alcun surriscaldamento, grazie alla presenza di un’ ‘efficace camera di raffreddamento. Niente alte temperature neppure negli utilizzi più forzati o nelle lunghe navigazioni GPS: come tutti i nuovi processori anche l’Elite 8 era atteso al varco delle prestazioni ma ha finora fugato ogni dubbio su qualsiasi eventualità di surriscaldamento.
UI Experience
Honor Magic7 Pro è animato dall’interfaccia MagicOS 9, che si basa su Android 15. La piattaforma del produttore cinese, rispetto alla precedente versione, accelera in modo considerevole sul terreno dell’intelligenza artificiale integrando, da un lato le più celebri ed apprezzate soluzioni di Google Gemini, come la traduzione in tempo reale, il cerchia e cerca, la gomma magica o il Magic text, per estrarre il testo dalle immagini.
Dall’altro, c’è un nutrito pool di servizi sviluppati da Honor, elaborati prevalentemente on-device, capitanati dal Portale Magico: si tratta di una funzionalità di intelligenza artificiale che mira a semplificare l’interazione tra app e servizi, offrendo scorciatoie contestuali in base a ciò che si sta facendo sul telefono. In pratica, l’applicazione analizza il testo e il contenuto visualizzato sullo schermo e propone azioni rapide e pertinenti, senza dover passare da un’app all’altra.
In pratica se si cerchia con la nocca della mano un indirizzo, Magic Portal potrebbe offrire di aprirlo direttamente in Google Maps o in un’altra app di navigazione. Se si seleiona un numero di telefono si ha la possibilità di chiamarlo direttamente, inviargli un messaggio o salvarlo nei contatti. E così via.
Altre funzioni permettono di mantenere lo schermo acceso mentre lo si guarda e addirittura di aprire una notifica arrivata sul cellulare con lo sguardo. Dopo un po’ di pratica, non sarà difficile abituarsi ad utilizzare tali funzioni.
La fotocamera
Il reparto fotocamera è un altro dei fiori all’occhiello di Honor Magic7 Pro.
In verità – rispetto al modello Magic6 Pro – Honor ha lavorato principalmente sull’obiettivo periscopico, il cui sensore di riferimento passa da 180 a 200 Megapixel, con zoom ottico 3x (era 2,5x) e zoom digitale 100x. Rimangono invariate la fotocamera da 50 Megapixel con diaframma variabile (f/1.4-2.0) con stabilizzazione ottica dell’immagine, e la ultrawide da 50 Megapixel (f/2.0).
Nella parte frontale c’è un sensore da 50 Megapixel f/2.0 capace di girare video in 4K e un sensore 3D ToF, per riconoscimento facciale 3D.
Gli scatti si sono rivelati di buonissimo livello, con una messa a fuoco veloce e precisa e un contenimento ben gestito del disturbo digitale, che naturalmente cresce più si “tira” l’obiettivo verso il 100x.
L’intervento dell’intelligenza artificiale nella sezione fotografica è massiccio ma ben dosato: l’AI HONOR IMAGE ENGINE è un sistema ibrido device-cloud in grado di migliorare sensibilmente l’esperienza fotografica.
La modalità Ritratto di Harcourt offre opzioni creative per catturare ritratti di grande impatto con un’illuminazione raffinata, mentre la funzione Ritratto potenziato AI offre ritratti in alta definizione che fanno risaltare i veri colori di ogni soggetto. L’introduzione dell’AI Super Zoom è forse la novità più detonante: è stato progettato per inquadrare diversi scenari con una ampia gamma di lunghezze focali da 30x a 100x, per catturare immagini cristalline anche da grandi distanze.
In pratica il sistema ricostruisce parte dei dettagli che si perdono nella zoomata digitale, rende l’inquadratura più stabile e meno “ballerina” una volta agganciato il soggetto e assicura scatti con minor rumore. Lo abbiamo provato in numerose situazioni, ma è indubbio che una delle migliori soddisfazioni le abbiamo ottenute scattando immagini alla luna. In questo scenario, l’inquadratura è notevolmente più stabile e una volta agganciato il soggetto questo viene mantenuto al centro dello scatto e la luminosità bilanciata in modo quasi impeccabile. Facendo zoom su un soggetto noterete accendersi, dopo aver passato la misura del 25x, un’icona circolare nell’angolo sinistro con la scritta “ai”. È il segnale che l’intelligenza artificiale ha preso il comando delle operazioni (potete anche scegliere di disattivarla).
E poi c’è l’HD Super Burst, che consente agli utenti di produrre una serie di sequenze d’azione ad alta velocità con precisione a 10 fotogrammi al secondo, per poi scegliere la migliore.
L’audio di Honor Magic7 Pro
Honor Magic7 Pro è dotato di un altoparlante stereo con una cavità sonora ultra-grande integrata e audio spaziale. Grazie a un algoritmo di miglioramento dei bassi, questa funzione offre bassi potenti e risonanti per un’esperienza audio ricca.
Prezzo e disponibilità
Honor Magic7 Pro è disponibile nelle colorazioni Lunar Shadow Grey, Breeze Blue e Black al prezzo di 1.299,90 euro. Come sempre ci sono delle opzioni di lancio che tendono ad abbattere, in certi casi in modo notevole, l’impegno economico.
Chi acquista sull’ecommerce di Honor, ad esempio, avrà a disposizione un coupon di 200 euro direttamente riscattabile sul sito e un ulteriore sconto extra di 100 euro per l’accesso al piano di trade-in.
In negozio, invece, c’è un’offerta lancio di trade-in del valore di 200 euro.
Gli Awards di Cellulare Magazine: Honor Magic7 Pro
Honor Magic7 Pro, si aggiudica tre “Cellulare Magazine Awards“: Display, Design e Foto. Lo schermo è ampio e sempre ben leggibile, il design (che non può prescindere dai materiali di pregio) realizzato con cura, le foto di ottimo livello, grazie anche all’integrazione di un nuovo sensore e al supporto AI.
Il Giudizio di Cellulare Magazine
Honor Magic7 Pro è uno smartphone elegante, ben disegnato, potente e dotato delle più evolute funzioni di intelligenza artificiale. Alcune di essere sono uguali a quelle viste su altri dispositivi, perché integrate dalla piattaforma di Google, altre invece sono eslcusive ed escono direttamente dai laboratori di ricerca e sviluppo di Honor. Un grande plus che pochi, pochissimi possono oggi vantare. Le fotocamere sono di qualità e versatili e il display, oltre a essere molto luminoso, vanta tutte le migliori soluzioni per la protezione degli occhi disponibili sul mercato. La batteria assicura una buona autonomia anche se risulta leggermente depotenziata rispetto al precedente modello. Una scelta difficile da spiegare, che probabilmente ha dovuto fare i conti con il design, ma che non impatta sulle prestazioni complessive. Nel complesso Honor ha fatto centro.
PRO
- Display luminoso e riposante per gli occhi
- Presenza di un eccellente mix di Ai on device e on cloud
- Fotocamera di ottimo livello
CONTRO
- Non c’è il jack per le cuffie
- Batteria leggermente depotenziata
- Memoria non espandibile