Il mese scorso, Huawei ha annunciato la vendita di Honor a un consorzio di imprese e distributori con sede a Shenzhen, in Cina.
Una volta svincolato dalla casa madre, sui cui grava il ban americano, il brand Honor si è ritrovato nella possibilità di aprire numerosi canali commerciali, alcuni di questi con base negli Usa.
Da subito, infatti, sono circolate voci secondo le quali i nuovi smartphone Honor avrebbero potuto essere mossi dai processori Qualcomm Snapdragon. Addirittura, i flagship avrebbero potuto adottare il nuovissimo Qualcomm Snapdragon 888, annunciato da pochi giorni.
Ora, secondo le ultime indiscrezioni, i rapporti fra Honor e Qualcomm sarebbero già a buon punto, e le due aziende avrebbero addirittura già discusso della fornitura di chip per alcuni dispositivi del marchio cinese.
Una fonte vicina a Qualcomm ha sottolineato che Honor e il chipmaker californiano sarebbero già giunti a una bozza di accordo. Intanto Honor prevede di utilizzare per la sua serie di smartphone V40 i chipset MediaTek.
E non è tutto: il CEO di Honor Zhao Ming ha annunciato che Honor ha come obiettivo quello di diventare il principale marchio di smartphone del mercato cinese. L’affermazione sarebbe stata fatta proprio durante una riunione con i dipendenti. Una settimana dopo l’annuncio della vendita, Zhao ha detto che Honor avrebbe iniziato a produrre e commercializzare numerosi altri prodotti oltre gli smartphone.
Al momento, Honor offre, oltre ai telefoni, anche smartwatch e notebook. Tuttavia, ora che si è completamente staccata da Huawei, il brand dovrà realizzare una nuova gamma prodotti che, in teoria, dovrà dimostrare di essre completamente indipendente dai laboratori di ricerca e sviluppo di Huawei.
Al momento, tuttavia, non è ancora chiaro chi produrrà i nuovi smartphone Honor 2021, così come tutti gli altri dispositivi del portfolio futuro.