Buone notizie per Huawei. Il produttore cinese, colpito a maggio dalla decisione dell’amministrazione americana che l’ha inserito nella Entity List, la lista delle aziende con le quali le società americane non possono intrattenere rapporti commerciali, chiuderà secondo gli analisti un buon 2019.
Già, nonostante tutto. Nonostante la minaccia della revoca della concessione Android (in realtà solo paventata ma mai realizzata), nonostante la pessima pubblicità ottenuta dalla vicenda Trump. Segno che i consumatori hanno compreso che è in atto una battaglia commerciale, uno scontro fra due super potenze. l’America e la Cina, in cui Huawei ha rischiato di fare il vaso di coccio.
E usiamo il passato perché, nonostante la vicenda non sia ancora giunta a una positiva conclusione, sono molti i segnali che indicano che si sia vicino a una svolta.
Dunque, se nel 2018 Huawei ha distribuito la bellezza di 250 milioni di smartphone, nel 2019 il produttore cinese potrebbe raggiungere quota 260 milioni. Ad affermarlo l’analista Guo Minghao che, aggiunge: “Il fattore più importante nel successo di Huawei sarà il mercato cinese, dove il produttore riuscito ad aumentare la sua quota“.
Un altro fattore positivo è che Huawei ha ricominciato a macinare vendite in alcuni mercati esteri, anche se l’analista non entra nel dettaglio su quali aree geografiche stiano performando meglio.
Minghao, infine, si aspetta che Huawei riesca a superare completamente i problemi sorti con le autorità statunitensi entro la fine di luglio, il che la rimetterebbe in carreggiata per sfidare Samsung nel ruolo di maggiore vendor mondiale di smartphone. Cercando magari un sorpasso sul filo di lana a fine 2019.