Huawei non smette di stupire. Dopo avere reintrodotto sulla serie di smartphone Mate 60 il proprio chipset HiSilicon Kirin (il modello 9000s per la precisione), con connettività 5G, l’azienda di Shenzhen pare abbia intenzione di sostituire un altro fondamentale chip con un prodotto proprietario: il sensore di immagine.
Huawei utilizzava da tempo i sensori Sony per i suoi telefoni, con una particolare configurazione realizzata con due sub-pixel gialli invece che verdi. Tuttavia, il leaker Fixed Focus Digital ha pubblicato una notizia secondo la quale Sony e Huawei non avrebbero rinnovato il contratto di fornitura e che, di conseguenza, Huawei non integrerà più nei suoi smartphone i sensori Sony, almeno nel prossimo futuro.
Ciò alimenta l’indiscrezione secondo cui la prossima serie Huawei P70 utilizzerà sensori progettati da Huawei. Recentemente l’azienda ha dovuto sostituire un’altra parte del suo sistema fotografico: dopo la fine della partnership con Leica, Huawei ha introdotto infatti la piattaforma XMAGE con una NPU dedicata.
E come se non bastasse, Huawei starebbe anche lavorando a un nuovo lettore ottico di impronte digitali per la serie P70. Naturalmente, il produttore non conferma e non smentisce la notizia, ma questi progetti interni sono destinati a rappresentare una parte molto importante della sua attività nei prossimi mesi. Huawei P70 dovrebbe infatti essere presentato nel primo trimestre del 2024.
A causa del ban americano, imposto a maggio 2019, Huawei ha dovuto ripensare grande parte della sua attività di approvvigionamento. L’introduzione di un sensore di immagine e di un nuovo lettore delle impronte digitali potrebbero regalare al colosso cinese un’ulteriore autonomia produttiva. Un’autonomia che sta spaventando parte delle aziende occidentali, che pensavano, forse un po’ ingenuamente, di averne limitato per sempre lo strapotere.