Huawei resta in trepida attesa di una guideline da parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che dia il via libera definitivo alla ripresa dell’utilizzo del sistema operativo Android di Google sui suoi smartphone di prossima generazione.
Il Presidente americano Donald Trump, nel corso del G20 a Tokyo, aveva offerto un’importante apertura al produttore cinese, affermando che le aziende americane avrebbero potuto continuare a vendere i loro prodotti a Huawei (la parola esatta utilizzata da Trump è stata “equipment”) senza però scendere in ulteriori dettagli.
Pronta la reazione di Huawei che per voce di Tim Danks – Vice President, Risk Management & Partner Relations del brand di Shenzen – ha risposto a un giornalista che lo interrogava in relazione alla possibilità di continuare a utilizzare sui propri smartphone il sistema operativo Android di proprietà dell’americana Google.
“Abbiamo preso atto dei commenti del Presidente Trump relativi a Huawei durante il fine settimana e attenderemo le linee guida del Dipartimento del Commercio. Non abbiamo altro da aggiungere in questo momento”.
Il Dipartimento del Commercio non ha ancora chiarito se la decisione dell’amministrazione Usa permetterà l’accesso di Huawei al sistema operativo mobile e ai servizi Android di Google. Trump, infatti, con una dichiarazione un po’ sibillina, aveva dato il via libera alla compravendita di prodotti ampiamente disponibili (“widely available”), fra cui i microchip. Ma non è stato ancora chiarito se l’Os Android potrà ricadere in tale definizione.
Ma cè ancora parecchio tempo per giungere alla soluzione della vicenda. Ricordiamo che la sospensione di 90 giorni del bando dichiarato da Trump scadrà dopo la metà di agosto e che cè dunque un mese e mezzo abbondante per dirimere la questione in tutti i suoi particolari.
Nel frattempo non si fermano le azioni di lobbying delle aziende americane che sono state danneggiate economicamente dalla messa al bando di Huawei.