Un articolo del quotidiano inglese The Observer ha rivelato come i maggiori operatori del Regno Unito abbiano costruito le loro reti 5G con l’aiuto di Huawei.
La società cinese è attiva nella costruzione delle stazioni radio base 5G in sei delle sette città del Regno Unito dove Vodafone ha appena lanciato il servizio di nuova generazione. Huawei sta inoltre costruendo “centinaia di siti 5G per l’operatore EE” e si è già aggiudicata contratti per lavorare sulle reti di 3 UK e O2.
Il governo britannico deve ancora pronunciarsi se Huawei costituica o meno una minaccia per la sicurezza nazionale. Nel frattempo tutti i più importanti gestori naionali stanno collaborando con l’azienda di Shenzhen anche se per le parti “non core” dei loro sistemi.
Ma c’è una questione economica che non può essere tralasciata in questa decisione. Secondo gli analisti, infatti, se il governo britannico dovesse decidere di non servirsi di Huawei per la costruzione dei sistemi radio per la comunicazione wireless del Paese, l’economia potrebbe ricevere un tracollo del valore stimato frai i 4,5 miliardi e i 6,8 miliardi di sterline.
A maggio, gli Stati Uniti hanno inserito Huawei nella famigerata Entity List, vietando sostanzialmente alle società statunitensi di intrattenere rapporti commerciali con il produttore cinese. La questione è ovviamente stata oggetto di discussione anche fra i membri del governo britannico che stanno ancora valutando quali potrebbero essere gli mstrumenti più adatti per perimetrare l’attività delle aziende che lavorano sul core della rete mobile così da garantire la sicurezza delle proprie comunicazioni.
Ma l’attività di Huawei, nel frattempo, va avanti spedita. L’azienda ha già firmato contratti per 50 reti 5G, per un totale di circa 150.000 stazioni base.