Una vera e propria chiamata alle armi, armi tecnologiche, quella fatta oggi da Huawei nel corso del suo primo Developer Day, che si è tenuto questa mattina a Milano con un evento dedicato ad aziende, web agencies e alla community degli sviluppatori.
Un’ennesima dimostrazione di forza, di tenacia e di fermezza da parte di un’azienda da molti mesi al centro del dibattitto delle cronache, per il ban imposto dall’amministrazione Trump e relativo al divieto di intrattenere relazioni commerciali con le società americane.
Ma Huawei va avanti, con determinazione, e mette sul piatto 10 milioni di dollari per gli svilluppatori italiani, un investimento che si inserisce all’interno di un piano globale, presentato da Richard Yu, CEO Huawei Consumer Business Group, a Monaco di Baviera lo scorso settembre, che prevede un investimento complessivo pari a 1 miliardo di Dollari.
Succede sul palco
Sul palco, a condurre la giornata di lavoro, Isabella Lazzini, Marketing & Retail Director di Huawei Italia CBG, che ha mostrato la riproduzione dell’assegno che sarà destinato alle diverse iniziative, sottolineando come sia vitale, per il futuro del produttore cinese, poter contare su un ampio parco software in grado di impreziosire ulteriormente il valore dei prodotti.
La parola d’ordine è far crescere i Huawei Mobile Services, e non solo quelli destinati al mondo degli smartphone, ma anche e soprattuto far crescere app che siano in grado di “raccontare” un intero ecosistema, fatto sì di cellulari, ma anche di dispositivi intelligenti, Smart Tv, smart speaker, smartwatch e molto altro. La manager ha anche tenuto a sottolineare come lo sviluppo di queste attività partano da molto lontano e siano completamente indipendenti dalla situazione venutasi a creare con Google.
Il messaggio è chiaro: con Google o senza Google la strada è tracciata, nell’idea della costruzione di un grande e ricco ecosistema.
Un’ecosistema composto dalla casa, dalla nostra auto, dall’ambiente di lavoro, capace di seguirci e assisterci in tutti i momenti della giornata, e con strumenti e prodotti diversi. Perché poter chiamare un taxi solo dallo smartphone e non poterlo fare dalla Tv o dall’assistente vocale, ha detto dal palco Piergiorgio Furcas, vice general manager di Huawei CBG. Una piccola provocazione che si applica a un gesto comune ma che assume un significato differente a seconda del luogo in cui lo compiamo. Furcas ha poi concluso il suo accorato intervento con un appello ai più di 300 developer presenti in sala: “Sviluppate app e servizi. Non vi chedo di farlo gratis – ha dapprima scherzato con il pubblico; ma poi ha continuato più serio – fatelo per la vostra professione, fatelo pure per soldi, ma non solo. Fatelo anche perché, forse, c’è un’etica da difendere!“.
Tutto molto chiaro, difficile non capire.
Huawei Mobile Services
I Huawei Mobile Services offrono servizi digitali di qualità come AppGallery, Mobile Cloud, Temi, Video, Browser, Assistant e funzionano da bridge per i partner che creano contenuti, supportandoli per fornire agli utenti un’esperienza di consumo migliore, smart e connessa, con gli smartphone e i dispositivi dell’ecosistema Huawei. Il Developer Day è un primo momento di confronto con la comunità di sviluppatori italiani, per supportare l’integrazione dei HMS all’interno delle loro applicazioni. Al fine di offrire a tutti gli sviluppatori gli strumenti necessari per lavorare sinergicamente con i prodotti dell’azienda, Huawei metterà a disposizione entro il 2019 24 kit HMS Core. Questi kit lavorano senza soluzione di continuità per garantire che i prodotti Huawei offrano la migliore user experience possibile.
Gli investimenti verranno corrisposti, in parte attraverso incentivi monetari e, in parte, attraverso attività di marketing e comunicazione volte a incrementare la visibilità delle app e dei servizi ad esse collegate. Per accedere al programma, tra i vari requisiti, verranno presi in considerazione la rilevanza del partner per il territorio e la velocità di integrazione dei servizi HMS all’interno delle proprie applicazioni. Il modello di business, inoltre, prevede una vantaggiosa suddivisione dei ricavi per il primo anno: l’85% al developer e 15% all’azienda, supportando ulteriormente la possibilità per gli sviluppatori di generare profitto attraverso le loro applicazioni.
Il Huawei Development Program
Il Huawei Developer Program prevede tre livelli: Silver, Gold, Platinum. Ciascun livello ha accesso ad un piano di visibilità offerto dall’azienda. Sono previsti infatti investimenti fino a 100mila Dollari USA per developer ed aziende che rientrano nella categoria Silver; fino a 300mila Dollari USA per la categoria Gold; più di 300mila Dollari USA sono previsti per coloro che appartengono alla categoria Platinum, che avranno anche l’opportunità di ricevere alcuni dispositivi Huawei in comodato d’uso a lungo termine, per test e debugging.
La giornata si è conclusa con gli interventi di alcuni esponenti del mondo delle istituzioni e dell’Università: Fabrizio Sala, Vice Presidente Regione Lombardia, Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano, e Giuliano Noci, Vice Rettore del Politecnico di Milano.