Huawei

Huawei, dieci curiosità che forse non sai sul brand cinese ad alto tasso tecnologico

Huawei, il brand made in Shenzhen, non smette di sfornare prodotti ad alto tasso hi-tech. Nonostante l’epidemia e il forte freno imposto negli States, continua la sua ascesa sulla scena della tecnologia globale. Ormai affermato e diffuso anche nel Belpaese, dove fino a pochi anni fa rappresentava una nicchia per intenditori, ha saputo conquistare l’Italia e gli italiani. Che forse però non sanno proprio tutto sul suo conto, almeno a livello di curiosità, dal significato del logo alla pronuncia del nome.

1 Il significato del nome

Il nome del colosso Huawei in antico cinese significa “forza Cina” e, come per tutte le case del dragone, nella versione originale è scritto in caratteri cinesi, poi tradotti nell’alfabeto latino. Non esistono dichiarazioni ufficiali in merito all’interpretazione del significato di Huawei, ma si può affermare che il carattere semplificato 华 (huá) significa “fiore”, “fiorente”, “prospero”, “magnifico”, “splendido” ed è anche usato per indicare la Cina, e ciò che è “cinese”. Il carattere 为 (wéi) significa “atto”, “azione” ed “essere”, “essenza”. La combinazione dei due caratteri può essere differentemente tradotta come “essere fiorente”, “azione magnifica”, “la Cina sa fare”.

2 Il logo a fiore

Il logo a forma di fiore scelto per rappresentare l’immagine del brand simboleggia la crescita e l’espansione. In una parola: il successo.

3 La pronuncia

In cinese si pronuncia “quawei”, in cantonese “wawei”, in italiano semplicemente “uawèy”.

4 Il fondatore

Huawei, in origine Huawei Tech nasce nel 1987 su iniziativa di Ren Zhengfei e altri cinque soci, che inizialmente avevano azioni uguali. Nel corso degli anni sono cambiate le quote degli azionisti, ma il co-fondatore Ren Zhengfei resta una figura chiave nell’azienda, che oggi guida con il ruolo di Ceo. Su di lui sappiamo che ha lavorato per l’esercito cinese e questo ha fatto accrescere le voci su una presunta e non dimostrata cooperazione tra EPL (Esercito Popolare di Liberazione), costruttori
e hacker.

5 La conquista dell’Italia

Huawei è sbarcata in Italia nel 2004. E nell’arco di una quindicina di anni ha reso il nostro Paese suo secondo mercato per importanza, dopo la Cina, e primo in Europa. In Italia il brand attualmente conta su circa 750 professionisti attraverso le due sedi di Milano e Roma, una serie di uffici dislocati in altre dieci città, oltre a un Business Innovation Center.

6 Il primo flagship store in Europa

A dimostrare la centralità dell’Italia nelle mire di Huawei la scelta di aprire il proprio primo flagship store europeo a Milano, nella cornice del moderno CityLife Business & Shopping District.

7 Oltre agli smartphone c’è di più

Se il brand ha acquisito visibilità e reputazione è merito del recente boom
dei suoi smartphone, che, però, non sono il core business aziendale. A rappresentare il focus aziendale è infatti il settore ICT (Information
Technology and Communication)
. È proprio in questo campo che Huawei opera da sempre e in cui eccelle per materiali e infrastrutture, prodotti soprattutto in larga scala per imprese e compagnie telefoniche.

8 Il successo del P9

Con più di 12 milioni di pezzi venduti, il P9 è un successo aziendale. A confermarlo anche il 152% di vendite in più registrate rispetto al predecessore P8.

9 Lo slancio innovativo

Come altri giganti degli smartphone, Huawei punta sull’innovazione e per questo destina circa la metà dei suoi dipendenti (170mila il numero totale) nella divisione Ricerca e Sviluppo.

10 Il brand Honor

La controllata di Huawei più conosciuta dal grande pubblico è Honor, il brand che si è fatto spazio nel settore con il lancio di telefoni dal prezzo
competitivo
.