Primo contatto con il 5G, le reti di prossima generazione chiamate ad affiancare in un futuro prossimo la neo-arrivata tecnologia 4G Lte. E’ di oggi la comunicazione ufficiale proveniente da Huawei che ha effettuato il primo test al mondo delle nuove tecnologie 5G Radio Access su larga scala. Il produttore cinese, numero 3 al mondo per dispositivi venduti, ha collaborato con l’operatore NTT Docomo in un test svoltosi a Chengdu, in Cina. La trasmissione in oggetto è stata l’evento in streaming video dello stand del produttore al CEATEC JAPAN 2015 trade show a Makuhari Messe, nella prefettura di Chiba.
Il traguardo raggiunto oggi rappresenta il primo test per la tecnologia Multi-User MIMO (MU-MIMO) su larga scala, con 24 dispositivi connessi contemporaneamente in ambiente macro-cell su banda di frequenza sub-6GHz, ed è stata anche la prima occasione per verificare le performance delle tecnologie Sparse Code Multiple Access (SCMA) e Filtered OFDM (F-OFDM) in questo campo, entrambe nuove tecnologie 5G air-interface di Huawei. Il throughput medio di downlink delle celle MU-MIMO è pari a 1.34Gbps, con un picco di download di 3.6Gbps con canale di banda ultra larga a 100MHz; queste tecnologie consentono di raggiungere velocità 10 volte superiori rispetto alla tecnologia Single User MIMO (SU-MIMO). Questo trial congiunto delle nuove tecnologie radio 5G è un passo fondamentale al fine di accelerare la standardizzazione e commercializzazione del 5G.
“Questo test, il primo al mondo in un ambiente multi-user così ampio, è stato un successo molto importante”, ha commentato Takehiro Nakamura, Vice Presidente e Managing Director Laboratorio 5G di NTT DOCOMO. “In prospettiva, tutto ciò è molto incoraggiante nell’ottica di raggiungere l’obiettivo della commercializzazione del 5G entro il 2020. I team di Huawei e DOCOMO hanno profuso un grosso impegno in questo campo. Contiamo di ottenere risultati ancor più importanti nella seconda fase di testing in Giappone”.
Huawei e DOCOMO hanno annunciato lo scorso marzo una partnership volta a realizzare test congiunti su nuove tecnologie air-interface 5G.
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