Quando le cose sembravano tornare (molto) lentamente alla normalità riguardo al ban imposto dagli Usa a Huawei, interviene nella vicenda anche la FCC americana (la Federal Communications Commission), ossia la Commissione federale per le comunicazioni, un’agenzia governativa.
Per far cosa? Per complicare le cose naturalmente… L’ultimo sviluppo della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti ha come conseguenza il fatto che gli operatori statunitensi non possono più acquistare apparecchiature Huawei e ZTE utilizzando fondi e sovvenzioni federali.
A partire da ora, solo determinati operatori in seguito a una speciale approvazione possono acquistare apparecchiature Huawei e ZTE, ma non con sussidi federali.
La delibera della FCC obbliga così i vettori statunitensi a sostituire le attuali apparecchiature acquistate con fondi federali, che costerebbero circa 2 miliardi di dollari, secondo quanto dichiarato dal commissario FCC.
Huawei ha contestato la decisione affermando che la FCC si è basata solo su informazioni unilaterali e provenienti dal suo interno per imporre restrizioni pur in assenza di prove reali. È dunque atteso un ricorso alla sentenza, che sospenderebbe almeno di 120 giorni gli effetti delle restrizioni.