A settembre, all’IFA di Berlino, Huawei ha presentato le Freebuds 3, le sue nuove cuffie Bluetooth true wireless, che si distinguono, fra le tante caratteristiche, per la funzione di cancellazione del rumore.
Le cuffiette di inseriscono in un panorama true wireless in grande fermento nel quale alle più classiche e celebri Air Pods di Apple, si sono via via affiancate proposte di grande interesse sia dal punto di vista tecnologico sia da quello del rapporto qualità/prezzo.
- Cancellazione attiva intelligente del rumore: con un...
- Cancellazione intelligente del rumore attiva: con un...
Ma su una cosa possiamo essere certi: le Freebuds di Huawei si collocano di diritto nella fascia alta di questi prodotti audio grazie a una scheda tecnica evoluta. Fra le tante caratteristiche spicca la presenza del nuovo chip Kirin A1, appositamente progettato per il mercato degli accessori audio, il Bluetooth 5.1 a doppio canale isocrono, un design piacevole, un’ottima indossabilità, un’autonomia di tutto rispetto e, last but not least, un’app dedicata nuova di zecca, Huawei AI Life. Il tutto a un prezzo interessante, 179 euro. Ma andiamo per ordine.
Il design delle Freebuds 3
Le Freebuds 3 si presentano in una classica confezione Air Pod style, in una custodia circolare dotata di presa Usb Type C che funge anche da base di ricarica e contiene i due auricolari, ciascuno dei quali pesa 4,5 grammi (meno di 50 grammi invece il peso del case). Due i colori: bianco e nero (come quelli utilizzati per la nostra prova). Gli auricolari si presentano con un design “open-fit”: significa che entrano nel padiglione auricolare, si appoggiano con leggerezza ma non raggiungono né sigillano il canale auricolare come ad esempio fanno le cuffie con gommini in silicone. Ciò propone pro e contro: fra i primi c’è la capacità di non essere mai isolati dal resto del mondo quando li si indossa, fra i secondi quello di essere disturbati da rumori esterni troppo insistenti. Huawei ha battezzato questo design come Dolphin Bionic Design: è ispirato alla naturale curvatura della cavità vocale di un delfino e con tale conformazione aiuta a focalizzare e modulare il suono. Il produttore ha introdotto per la prima volta un sistema di cancellazione del rumore, che abbiamo provato in diverse situazioni e non sempre si è rivelato utile per tagliare i rumori di fondo. Ma lo vedremo meglio nell’apposita sezione relativa all’audio.
Nell’utilizzo giornaliero le cuffiette si rivelano comode e piacevolmente indossabili, tanto da dimenticarsi a volte di indossarle, anche grazie alla sopra menzionata caratteristica di non isolarci mai completamente da quello che accade intorno a noi.
Le FreeBuds 3 hanno certificazione IPX4. Ciò significa che non temono sudore o qualche spruzzo d’acqua, ma non possono essere messe sotto un getto d’acqua, tanto meno immerse. Insomma, sì al jogging sotto l’acqua, no a una nuotata in piscina.
Autonomia delle true wireless
Le Freebuds vengono vendute con un’autonomia dichiarata di quattro ore per singola ricarica. In più c’è la custodia, che a sua volta integra una batteria da 410 mAh, che assicura altre 20 ore di carica. Tutte le volte che gli auricolari vengono riposti nell’apposito supporto si ricaricano automaticamente, uscendone fully charged. Anche se utilizzeremo in un colpo solo tutta l’energia degli auricolari, la custodia sarà in grado di ricaricarli al 100% per quatto volte consecutive, prima di essere a sua volta ricaricata. Gli esiti della nostra prova confermano che i valori diffusi dal produttore corripondono in maniera piuttosto realistica all’esperienza d’uso quotidiana. Cosa importante, oltre che con il cavetto, le cuffie possono essere ricaricate con un carica batteria wireless con standard Qi (2W).
Il pairing: semplice e veloce
Per abbinare le cuffie al proprio dispositivo basta cercarle con il Bluetooth e fare il classico pairing, con l’avvertenza di tenere le cuffie all’interno della loro custodia e di premere l’unico mini tasto fisico presente sul box circolare. Non serve altro, non serve l’app che invece offre altre tipologie di impostazioni. Le Freebuds funzionano con tutti i modelli di smartphone, non solo con i dispositivi Huawei: noi le abbiamo provate per una decina di giorni usando per la maggior parte del tempo un P30 Pro, ma – per par condicio – anche un Samsung Galaxy S10 e un Macbook Pro di Apple. Il pairing è veloce e non ha mai posto alcun problema.
Primo utilizzo di Freebuds 3
Le FreeBuds 3 non hanno alcun controllo fisico, se si eccettua il citato pulsante di associazione sul case. Ci sono invece i controlli con i gesti.
Di default con un doppio tap sull’auricolare sinistro attiverete o disattiverete la cancellazione attiva del rumore. Un doppio tap sull’auricolare destro avvierà una riproduzione (se è stata interrotta) o vi farà saltare al brano successivo. Serve poca pratica per fare tap nell’esatto punto in cui sono stati posizionati i sensori interni: questa gesture si rivela efficace e precisa. Piuttosto il rischio è quello di attivare inavvertitamente qualche falso positivo maneggiando gli auricolari per meglio alloggiarli nell’orecchio.
Inoltre la cuffia riconosce quando viene indossata e (per chi ha già la Emui 10) interrompe l’ascolto di una traccia se viene tolta dall’orecchio e riposta sul tavolo.
… anche con l’app Ai Life
Ancora una volta Huawei ha dimostrato di saper ascoltare i suoi consumatori che da tempo chiedevano a gran voce un’app un po’ più evoluta (di FreeBuds Lite ad esempio) per la gestione delle true wireless. Ai Life si conferma un passo avanti in questo senso anche se le funzioni offerte sono ancora piuttoto basiche. Permettono di impostare le corrispondenze delle gesture, cioé cosa ottenere dal doppio tap: la versione da noi provata (la 1.9.0.116, ancora in beta) ci ha consentito di impostarli per riprodurre o saltare una traccia, riprodurre o mettere in pausa i contenuti multimediali, per attivare l’assistente vocale o, più semplicemente, per disabilitare qualsiasi shortcut. È inoltre possibile regolare il livello di cancellazione attiva del rumore. L’app Huawei Ai Life può essere scaricata sia dal PlayStore di Google sia dall’App Gallery del produttore.
La cancellazione del rumore
La cancellazione attiva del rumore tende a funzionare meglio in presenza di suoni a bassa frequenza come il rombo di un aereo o il rumore del traffico, mentre risulta meno efficace su frequenze più alte. È per questo che, in genere, il blocco delle frequenze più alte viene risolto facendo sì che gli auricolari chiudano fisicamente il più possibile il canale uditivo. Soluzione invece scartata da queste Freebuds che invece si appoggiano appena al padiglione. Il risultato è così raggiunto a metà. L’applicazione prevede un pulsante di setting per meglio tarare la cancellazione alla sensibilità del proprio orecchio, ma il massimo che si ottiene è una leggera riduzione dei medi-brusii di fondo che non eliminerete comunque in toto.
Le prestazioni audio: il chip Kirin A1
All’interno delle Freebuds 3 c’è il chip Kirin A1, il primo appositamente progettato per il mercato degli accessori audio e wearable. A fronte di un ingombro ridotto (4,3 mm x 4,4 mm), è in grado di elaborare compiti complessi in modo più efficiente e potente. Il Bluetooth a doppio canale isocrono, inoltre, consente agli auricolari wireless di riprodurre un suono stereo più puro e di abbassare la latenza. Nella maggior parte delle cuffiette wireless in commercio, i dati che partono dal cellulare vengono trasmessi a un solo auricolare, il master, che poi si fa carico di trasmettere a sua volta i dati all’altro: ciò significa che l’auricolare deputato a questo compito consuma di più, ha spesso una batteria più grande e quindi pesa di più, inserendo un elemento di sproporzione nella coppia. Anche la latenza rispetto ai comandi aumenta. Nelle Freebuds 3 invece ciascun auricolare si collega contemporaneamente e in maniera indipendente. La tecnologia dual-channel sviluppata da Huawei consente infatti alle due cuffie di ricevere rispettivamente i canali audio sinistro e destro direttamente da un dispositivo intelligente, facilitando la comunicazione diretta tra il device e le due cuffie senza interferenze. La modalità di trasmissione sincrona a doppio canale mantiene la latenza ultra-bassa fino a 190ms, rendendo le FreeBuds 3 auricolari wireless perfette anche per gli appassionati di gaming che desiderano un ritorno acustico istantaneo per un’esperienza di gioco ancora più coinvolgente. Al momento però la tecnologia isocrona funziona solo ed esclusivamente con la Emui 10.
Nel complesso le prestazioni audio sono buone, i suoni ricchi e i bassi, considerato il form factor delle cuffiette, sono avvolgenti e ben incisi. Certo, lo stesso form factor che rende queste cuffie comode, leggere e mai invasive, fa sì che il mancato isolamento totale determini il taglio di alcune basse frequenze.
Ma se il giudizio sull’ascolto musicale è buono, ottime sono state le valutazioni delle persone che hanno ricevuto le nostre chiamate. Infatti uno dei talloni d’Achille di alcune true wireless è proprio la capacità delle piccole aste microfoniche di raccogliere in modo corretto la voce dell’interlocutore e di trasmetterla al meglio. Pieni voti dunque in conversazione.
La promo d’acquisto
Tutti coloro che dal 24 ottobre al 2 dicembre 2019 preordineranno o acquisteranno Le Huawei FreeBuds 3, presso i punti vendita aderenti alla promo, riceveranno in omaggio il Huawei Wireless Charger, il caricabatterie universale senza fili che permette di ricaricare rapidamente e in tutta sicurezza i dispositivi. Per aderire alla promozione sarà sufficiente registrarsi dal 15 novembre al 15 dicembre sulla pagina dedicata all’operazione a premi su www.huaweipromo.it, inserendo i propri dati e la prova del preordine o dell’acquisto.
In caso di preordine gli utenti dovranno caricare una prova di preordine valida (con nome del negozio, data e nome del prodotto preordinati) e la prova del completamento dell’acquisto (con nome del negozio, data e nome del prodotto acquistato). L’acquisto deve essere completato entro il 2 dicembre.
Il nostro award
Freebuds 3 si aggiudicano il nostro Award grazie a un alto livello di affidabilità, offerto soprattutto dalla qualità dell’audio, ma anche dall’autonomia, dalla companion app e dallo sforzo innovativo di Huawei che ha voluto aggiungere, pur su un modello open-fit, un sistema di soppressione del rumore.