Huawei: il primo smartphone HarmonyOS potrebbe arrivare già il prossimo anno

Si avvicina la Huawei Developer Conference prevista per il prossimo 10 settembre. L’evento sarà l’occasione per svelare qualcosa in più su HarmonyOS, il nuovo sistema operativo interamente creato dal produttore cinese che dovrebbe compensare la mancanza di una versione Android completa e i Google Mobile Services (GMS).

Huawei ha lavorato duramente per rendere competitivo e pronto il suo sistema operativo e completare i servizi Huawei e l’App Gallery già lanciati.

Desiderosa di attirare più sviluppatori di applicazioni nel suo progetto attraverso finanziamenti, aiuti e partnership, Huawei ha la grande opportunità di mostrare la portata delle sue possibilità in termini di ecosistema HMS. Non solo gli smartphone saranno al centro dell’attenzione, ma anche orologi connessi, PC, smart-home e automobili connesse. 

Huawei presenterà nel suo HDC una nuova versione di HarmonyOS e prodotti pronti a mettere in risalto le capacità di questa versione 2.0. In ogni caso, questo è ciò a cui ha accennato il boss della divisione consumer di Huawei, Richard Yu, durante l’intervista tanto da sostenere che uno smartphone stia già eseguendo HarmonyOS e sarà commercializzato il prossimo anno. “Gli orologi connessi Huawei saranno equipaggiati quest’anno con HongmenOS” . In futuro, tutti i prodotti IoT di Huawei, inclusi PC, tablet e cellulari, potrebbero utilizzare HongmengOS”, ha aggiunto.

Richard Yu rimarrà fiducioso che HarmonyOS diventerà un sistema operativo leader come iOS o Android in futuro anche se l’embargo statunitense ha fatto del male a Huawei, ma la società non si arrende e sta valutando come continuare a produrre i suoi chip. Yu chiarisce che il prossimo chip Kirin 9000 di fascia alta per il Mate 40 potrebbe essere l’ultimo.

Huawei proverà quindi il tutto per tutto realizzando il suo ecosistema HMS, una combinazione tra i suoi chip fatti in casa e HarmonyOS. Perché Huawei progetta, ma non produce: quello è il ruolo di TSMC che attualmente produce chip che devono essere consegnati entro il 14 settembre per non subire le sanzioni statunitensi.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.