Si muove finalmente qualcosa nella lunga e tortuosa vicenda fra Huawei e l’amministrazione americana.
Sono infatti passati cinque mesi dal giorno in cui il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha iscritto Huawei nella Entity List, ossia la lista nera delle aziende che non possono intrattenere rapporti commerciali con le società Usa.
Da allora si è più volte parlato della possibilità per le aziende Usa di ottenere delle licenze speciali per essere autorizzate a rapporti con Huawei.
A luglio, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti aveva annunciato i suoi piani per iniziare a rilasciare tali licenze che tuttavia dovrebbero riguardare solo componenti e prodotti ampiamente disponibili e che non rappresentino alcuna minaccia per la sicurezza nazionale. Più di 130 aziende statunitensi avrebbero chiesto tali licenze.
In un nuovo sviluppo, il segretario al commercio Wilbur Ross ha confermato che il numero delle domande è nel frattempo raddoppiato a 260 e che le licenze dovrebbero essere rilasciate “molto presto”. Durante un’intervista con Bloomberg, Ross ha dichiarato che le domande sono già in fase di revisione, ma ha affermato che non tutte le aziende otterranno il via libera.
Senza dubbio la compagnia più importante tra i 260 candidati è Google. Se Huawei dovesse essere in grado di ripristinare i rapporti commerciali con Big G potrebbe tornare ad installare il Play Store e i Google Mobile Services sui suoi smartphone di ultima generazione, come ad esempio il Mate 30, che per ora ne soffre la mancanza.
Sebbene non ci siano tempi ufficiali per l’emissione delle prime licenze si tratta di uno sviluppo positivo nel braccio di ferro Usa-Cina e nella partita economico-commerciale che si sta giocando fra le due super potenze. Non è un caso infatti che gli Stati Uniti stiano per raggiungere un primo importante accordo commerciale con la Cina che potrebbe essere ratificato entro la fine di questo mese.