Huawei ha presentato ufficialmente alla stampa il suo nuovo smartphone Mate 20 Pro. In una affollatissima conferenza stampa tenutasi oggi a Londra è stato tolto il velo al nuovo super phone del produttore cinese che innova sotto molti punti di vista: processore, sezione imaging, batteria, espansione di memoria e molto altro.
Con Huawei Mate 20 Pro arrivano anche Mate 20 e uno smartwatch che, a sopresa, abbandona il sistema operativo di Google Wear OS e opta invece per una piattaforma proprietaria.
Ma andiamo per ordine e iniziamo dal nuovo top di gamma di Huawei.
Huawei Mate 20 Pro: 3 fotocamere per scatti di qualità
Mate 20 Pro si presenta con tre fotocamere, poste nella parte posteriore del dispositivo in un’isola centrale dedicata al reparto imaging.
Lo schema ottico – sempre in collaborazione con Leica – è il seguente: una fotocamera grandangolare da 40 Megapixel F1.8, un sensore ultragrandangolare da 20 Megapixel F2.2 e un tele da 8 Megapixel F2.4 con Ois. Sparisce dunque il sensore dedicato al bianco e nero. I tecnici di Huawei sostengono che la nuova telecamera principale da 40 Megapixel sia così evoluta e luimnosa da non aver più la necessità di ricevere informazioni sul bianco e nero da un altro sensore. Vedremo questa soluzione alla prova dei fatti.
Non poteva mancare, in un telefono di questo livello, una forte interazione con l’intelligenza artificiale.
Mate 20 Pro, infatti, è il primo modello ad integrare il processore Kirin 980, il primo SoC commerciale al mondo prodotto con processo da 7 nm della Taiwan Semiconductor Manufacturer Company (TSMC). Il neonato chipset, presentato all’Ifa di Berlino, promette migliori performance, maggiore efficienza e super connettività grazie anche ad un doppio processore neurale (NPU) per l’AI.
Ai che, anche in questo caso, trova grande applicazione nella parte fotografica del telefono. Oggi è capace di riconoscere fino a 18 situazioni, riconoscendo persone, animali, panorami, cibo, fiori e molto altro.
Anche la parte frontale del telefono si rivela molto interessante. Vi troviamo una fotocamera da 24 Megapixel (F 2.0), una camera IR, un proiettore di punti e un flood illuminator (oltre a un sensore di prossimità). Tutti questi sensori permettono il 3D face unlock, ossia lo sblocco del telefono mediante riconoscimento del viso.
E, a proposito di riconoscimento e di sicurezza, non troverete il sensore di impronte digitali sul retro della scocca. Questo è infatti stato integrato e annegato sotto al display, a tutto vantaggio del design ma, soprattutto, dell’ergonomia di utilizzo dell’apparecchio. La tecnologia che permette tale funzione si chiama DPS (Dynamic Pressure Sensing) e, secondo quanto dichiara il produttore, restituisce risposta con una velocità fino al 20% superiore rispetto al sensore precedente.
Emui 9.0: più snella e veloce
Capitolo Emui (qui presente in versione 9.0). Huawei sembra aver ascoltato l’opinione dei molti consumatori che ne reclamavano un’evoluzione. E se non si può dire che l’interfaccia abbia subito un profondo restyling, di certo Huawei ha cominciato a semplificarla, snellendola e portando le sue funzioni principali in un paio di schermate.
Tutto il telefono appare più veloce e reattivo se paragonato anche ai recenti modelli di Huawei: si parla addirittura di un guadagno del 51% nella velocità di apertura di un’app.
Display e potenza hardware
Huawei Mate 20 Pro ha un display Amoled curvo HDR da 6,39 pollici con risoluzione di 2K (ossia di 3.120×1.440 pixel) con una screen ratio di 19.5:9. Le cornici sono ormai ridotte al minimo se non sparite, grazie al concetto del Full View display.
Sul fronte hardware lo smartphone arriverà con una dotazione di 6 GB di Ram e 128 GB di Rom, anche se sono state annunciate versioni da 4/64 e 8/256 GB, ma è ancora presto per capire in quali mercati saranno veicolate. La novità (positiva) sta non tanto nel fatto che il telefono possieda la memoria espandibile, ma che le schede con la quale estenderle non siano le classiche microSD, ma le NM card di Huawei, un formato proprietario chiamato anche “nano card”, poiché si inseriscono proprio nell’alloggiamento delle nano Sim. Almeno inizialmente l’espandibilità massima dovrebbe essere di 128 GB, mentre la velocità di scrittura di 90 MB/s.
Mate 20 Pro sarà mosso da Android 9.0, sarà dotato di una batteria da 4.200 mah, è IP 68 ed è compatibile sia con la carica wireless sia con il wireless reverse charge: sarà cioé possibile ricaricare un altro telefono o accessorio dotato di ricarica wireless semplicemente appoggiando uno all’altro i due dispositivi.
Il video
Prezzi e disponibilità
Huawei Mate 20 Pro sarà disponibile in prevendita già a partire da domani 17 ottobre a un prezzo di 1.099 euro al pubblico in 4 colorazioni Black, Twilight, Emerald Green e Midnight Blue. Nel prezzo è compreso in omaggio il Watch GT e il caricatore wireless (offerta limitata dal 17 al 29 ottobre).