Fra le tante incognite che circondano la nuova gamma Mate 30 di Huawei, quella relativa al look e alle forme dei nuovi dispositivi è forse la meno pressante. A tre giorni dalla presentazione ufficiale, e grazie al leaker @evleaks, tutto sembra svelato, anche la tradizionale edizione speciale Porsche Design.
Ma andiamo con ordine: Huawei Mate 30 Pro offre un comparto fotocamere a isola con quattro sensori. Il flash LED e il sensore 3D ToF sono sul lato. Lo schermo ha una tacca di medie dimensioni (che ospita il nuovo hardware di scansione facciale 3D). Inoltre, è confermato il display “waterfall” (a cascata) che dovrebbe nascondere quasi completamente le cornici laterali, grazie a una curvatura dello schermo di circa 90 gradi.
Huawei Mate 30 si presenta leggermente diverso nello schermo. La tacca è più piccola e ospita quella che sembra essere una doppia fotocamera, sebbene il secondo obiettivo dovrebbe probabilmente essere uno scanner 3D (forse ToF). Lo schermo appare piatto con cornici di dimensioni uniformi. La configurazione della quad cam sul retro sembra essere la stessa della versione Pro, nonostante molti ritengono che a mancare dovrebbe essere il sensore ToF.
Huawei Mate 30 Lite, infine, ha un design completamente diverso con una fotocamera frontale ospitata in un piccolo foro e un’isola quadrata per l fotocamera posteriore. La somiglianza con il modello Nova 5i Pro, che dovrebbe rappresentare la versione cinese del telefono, è quasi totale.
Infine, non poteva mancare il Mate 30 Porsche Design. Il design ricorda quello dello scorso anno visto su Mate 20, con un inserto sportivo in pelle posto sul retro del telefono. Quest’anno la striscia ospita la quad-camera sembra leggermente in rilievo rispetto al resto del back cover, realizzato in pelle.
Ma, come detto, non sono le immagini dei nuovi dispositivi a mancare. Ciò che ancora non è chiaro è quale sarà la sorte dei nuovi modelli in Europa e se saranno o meno colpiti dal ban americano imposto da Trump. In un primo momento infatti sembrava che l’uscita degli smartphone Mate 30 in Europa fosse destinata a essere rimandata. Ma nelle recenti dichiarazioni il Ceo Richard Yu ha fornito più di una speranza di vedere i telefoni.
Ci sarebbe un piano B: quello di usare Android Open Source Project, che in pratica prevederebbe la presenza del sistema operativo, ma non dei servizi di Google (fra i quali Gmail , Maps e, soprattutto, il Play store). I servizi però potrebbero essere scaricati in modo abbastanza semplice in un secondo momento con una procedura che al momento non è stata ancora spiegata.