Huawei Mate 9

Mate 9: l’occasione d’oro per Huawei – COMMENTO di Massimo Morandi

Huawei presenterà il 3 novembre a Monaco di Baviera il nuovo modello della serie Mate. Il Mate 9. È uno smartphone storicamente dedicato a un pubblico particolare: quello che ama i grandi display e utilizza il cellulare per lavoro. Magari facendone un sostituto valido al tablet o, ancora di più, al computer.

Perché su quel tipo di display si possono fare davvero tante cose. Quelle che schermi con diagonale più piccola non consentono appieno. Scrivere lunghe mail, compilare, modificare o gestire file Excel, effettuare ricerche Web, utilizzare applicazioni professionali.

Huawei Mate 9: potenza e professionalità

Se la serie P di Huawei (ora ben rappresentata da P9 e P9 Plus) da sempre solletica il gusto glamour e la passione per il design dei consumatori più modaioli, la linea Mate ha sempre fatto rima con potenza (anche bruta), produttività e utilizzo professionale.

E anche se oggi è diffile (e pericoloso) individuare target e obiettivi in modo troppo rigoroso, è pur vero che ogni gamma ha un suo audience medio di riferimento. Certo, quando un prodotto abbina innovazione e forte sviluppo tecnologico, tende anche ad attrarre consumatori che, per consuetudine, gusti e abitudini, gravitavano in passato su altri marchi e tipo di prodotti.

È un po’ la storia del Galaxy Note 7. Nato con la forte caratterizzazione del suo pennino intelligente e con una vocazione alla sperimentazione tecnologica, ha catalizzato anno dopo anno un pubblico sempre più numeroso, fidelizzandolo in una solida community. Il suo lancio è divenuto uno degli appuntamenti più attesi dell’anno.

Il movimento che circonda la serie Mate non è oggi paragonabile al seguito acquisito negli anni dai  Note di Samsung.

Un entusiasmo culminato nel 2015 dall’isteria collettiva scatenata dalla decisione del produttore coreano di non commercializzare il prodotto in alcune aree geografiche.

La stessa Huawei non ha mai spinto più di tanto anche a livello mediatico i suoi Mate. Ha preferito attaccare fasce di mercato considerate più profittevoli per le sue casse e di maggiore impatto per la spinta al suo brand.

Huawei Mate 9: un’occasione senza precedenti

Ora la storia mette il colosso cinese davanti a un bivio. A una scelta che può tracciare una nuova strada.

Huawei ha per le mani il suo nuovo Mate 9. Un phablet che le informazioni trapelate fin d’ora annunciano come super potente per processore, Ram e parco hi-tech. Arriva in un momento davvero topico. Il problema “esplosivo” di Galaxy Note 7 potrebbe spianargli la strada se l’azienda di Shenzen saprà coglierne le opportunità. C’è un grande vuoto lasciato dal ritiro del Note 7. Un vuoto che verrà colmato da chi, per primo, sarà capace di intercettare le esigenze dei consumatori delusi. E di fornirgli un’esperienza d’uso simile a quella che ci si attendeva dal modello non più in commercio.

Al momento non ci sono tanti modelli che, per time-to-market e attitudini possono sostituirsi al Note 7. Anche perché una delle sue caratteristiche peculiari  e più amate era il pennino. E non risulta che ci sia alcun dispositivo dotato di un equipaggiamento simile.

Tuttavia, l’opportunità per Huawei è ghiotta per credere un po’ di più nel “brand” Mate. Per farlo crescere, fargli varcare i confini di un’utenza limitata, non considerarlo più solo un prodotto di nicchia per pochi entusiasti dello schermo grande. Per far questo ci vuole strategia, capacità produttiva e sensibilità marketing. Tutte qualità che Huawei possiede e ha imparato a dosare con sapienza.

Se il grande balzo ci deve essere è proprio il caso di dire: ora o mai più!

 

 

 

 

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Massimo Morandi

Giornalista, milanese, appassionato di tecnologia. Ama viaggiare, la buona cucina e il calcio.