Huawei P50+

Huawei P50 Pro+: rendering e nuovi indizi sulle fotocamere

Qualche settimana fa OnLeaks aveva pubblicato i rendering 3D di quelli che sembravano essere i modelli Huawei P50 e P50 Pro. Entrambi i dispositivi condividevano un design insolito con due grandi cerchi in prossimità della fotocamera posteriore. In quel caso i cerchi erano stati lasciati vuoti nei disegni.

Ora un altro leaker, HoilNDI, ha pubblicato i rendering del presunto Huawei P50 Pro+ (modello che fino ad ora non si era mai visto), e ha inoltre rivelato quali sensori saranno integrati in quei grandi cerchi. Si tratterebbe di una penta-camera: in un cerchio ci sarebbe un obiettivo periscopico e un secondo sensore più piccolo, mentre nell’altro sarebbe stata alloggiata una tripla fotocamera (e forse un sensore ToF).

È chiaro che tali rendering potrebbero non essere accurati al 100%. Il mese scorso lo stesso leaker aveva mostrato un layout molto diverso per la fotocamera posteriore di Huawei P50 Pro+. In realtà, non sempre gli errori da parte dei leaker sono dovuti a veri sbagli. Molto spesso sono i produttori a sperimentare alcune soluzioni che poi vengono eliminate o modificate. Insomma, per arrivare al progetto finale si percorrono diverse strade e a volte si torna anche indietro.

La realtà dei fatti è che, ad oggi, non vi è nemmeno la certezza di quando il Huawei P50 sarà lanciato. La presunta data di marzo sembra già ormai superata. Le ultime notizie collocano l’annuncio del P50 a maggio ma vedremo se saranno confermate. Ad ogni modo, la parte anteriore del dispositivo mostra i lati fortemente curvi con un display “a cascata” (Watrefall). Hanno un aspetto decisamente più curvo del display del P50 Pro. Huawei, secondo quanto appreso alla fine dell’anno, avrebbe dovuto utilizzare i display OLED di Samsung e LG, ma i piani del produttore di Shenzhen potrebbero essere cambiati. Anche la cinese BOE potrebbe entrare nella partita. Quello che invece si preannuncia più difficile sarà garantire una quantità sufficiente di chipset Kirin 9000 necessari alla produzione su scala mondiale dello smartphone, un’impresa che, rimanendo le restrizioni imposte dal governo americano, si preannucia davvero ardua per Huawei. E proprio quest’ultima problematica potrebbe spiegare lo slittamento del lancio del flagship dell’azienda.