È un caso interessante, che merita un’analisi quello del mercato russo dove, nella seconda metà del 2019, Huawei ha superato Samsung e si è seduta sul trono di leader nel settore degli smartphone. Se si guarda all’intero anno solare Samsung mantiene ancora una mini-leadership che, con questi ritmi, rischia però di svanire nelle prossime settimane.
Nella seconda metà del 2019, infatti, Huawei ha distribuito in Russia 5,4 milioni di smartphone, con un portentoso +145 percento rispetto ai 2,2 milioni di pezzi venduti nella seconda metà del 2018.
A rivelarlo è il rapporto Omdia, Smartphone Market Report – Russia – H1 2019. La quota di Huawei è arrivata al 31,7% nel terzo trimestre e al 29,3% nel quarto, consentendo alla società di Shenzhen di superare Samsung, fino ad allora leader indisturbato del mercato.
Nella seconda metà dello scorso anno Huawei ha spedito 600.000 unità in più rispetto alla rivale Samsung.
Honor il motivo del successo di Huawei
Prima del 2017, i marchi di smartphone dominanti nel mercato russo erano Samsung e Apple. Huawei è entrata nel 2015 e, negli ultimi due anni, ha aumentato esponenzialmente la propria quota di mercato nel Paese, superando dapprima Apple nel quarto trimestre 2018 e poi Samsung nella seconda metà del 2019.
La maggior parte delle vendite di Huawei nel mercato russo (molto sensibile ai prezzi) sono rappresentate da dispositivi a basso costo e con brand Honor. Più della metà delle vendite di Huawei sono infatti realizzate con i modelli Honor 7, Honor 8 e Huawei Y . Tanto per capirci, i modelli flagship della serie P e Mate, sono responsabili di meno del 10 percento delle vendite.
No Google, no problem
Ma il vero segreto del successo di Huawei sul mercato russo sarebbe da attribuire, sempre secondo Omdia, all’assoluto disinteresse dei russi per i Google Services. Come noto, a seguito dell’iscrizione di Huawei nella lista nera delle imprese che non possono avere rapporti commerciali con le aziende Usa, il produttore cinese ha perso la possibilità di integrare i Google Mobile Services nei suoi nuovi telefoni. Un problema che sembra non toccare più di tanto i sudditi di Putin.
A molti non interessano, per altri è importante poterne disporre in caso di necessità anche su un telefono più vecchio: ma per tutti la presenza dei GMS non sembra una motivazione di acquisto particolarmente attraente.
Una differenza fondamentale rispetto agli altri mercati dell’Europa occidentale. Un’altra caratteristica unica del mercato russo è l’ampia adozione delle app mobili domestiche.
Tutte queste ragioni hanno spinto le vendite dei dispositivi Huawei, permettendo al brand cinese di recuperare il calo delle vendite subito nel secondo trimestre del 2019, dopo l’annuncio del ban imposto dagli Stati Uniti.
Il mercato degli smartphone in Russia è cresciuto a doppia cifra nel 2019 grazie alla vendita di 34 milioni di smartphone e a un incremento del 12% su base annua. Un’economia stabile, un vivace mercato di sostituzione e l’ampia varietà di modelli a prezzi medio-bassi hanno alimentato la crescita del settore.
Samsung resiste…
Se si guarda all’intero 2019, Samsung resiste ancora in prima posizione per il secondo anno consecutivo, con una quota del 27,8. La società sudcoreana ha spedito 9,5 milioni di smartphone, il suo miglior risultato di sempre nel mercato russo.
Huawei segue a un’incollatura con una quota di mercato del 26 percento, in aumento dal 18 percento nel 2018.
Apple è al terzo posto, anche se la sua quota di mercato è diminuita per il secondo anno consecutivo, dal 21,9 percento del 2017 al 19,5 percento del 2018 e al 13,4 percento del 2019. Prezzi troppo alti e mancanza di una più ampia gamma di fascia media le cause della disceda.
Xiaomi è al quarto posto, con 4,1 milioni di unità spedite, e passa dal 4,3 percento del quarto trimestre del 2018 al 12 percento nel quarto trimestre del 2019 avvicinandosi pericolosamente a Apple.
Con le vendite in crescita di Huawei e Xiaomi, la quota combinata di marchi cinesi in Russia è cresciuta al 48,8 percento nel 2019, rispetto al 40 percento del 2018.