Due giorni fa Xiaomi ha sollevato il sipario sull’atteso Mi 5, modello di punta della compagnia cinese arrivato in ritardo rispetto alla tabella di marcia e atteso da oltre un anno e mezzo da tutti gli appassionati di telefonia. Uno smartphone tutto nuovo, dal design elegante con bordi curvati, Snapdragon 820, 3/4 GB di Ram e una fotocamera di grande spessore per un prezzo finale inferiore ai 300 euro. Interrogato sul futuro della compagnia, Hugo Barra, ex Google e ora Vice President di Xiaomi, ha minimizzato sulle dichiarazioni rilasciate in occasione della presentazione di Barcellona, specificando che la disponibilità globale dei telefoni Xiaomi non avverrà nel breve termine ed è piena d’insidie. Europa e Stati Uniti sono sulla “lista d’espansione” ma rimarranno tali fino a quando Xiaomi non riuscirà ad affermarsi come brand per il grande pubblico, un aspetto importante difficilmente raggiungibile in pochi mesi considerando le strategie di marketing adottate dalla compagnia e il poco budget messo a disposizione per tenere bassi i costi di produzione dei dispositivi.
In sintesi, Xiaomi Mi 5 arriverà in Cina, India, Hong Kong, Malesia, Indonesia, Singapore, Filippine, e, probabilmente, in Brasile. Tutti i tecno-fan italiani, europei e americani dovranno rivolgersi necessariamente ai tanti importatori che impazzano sul Web.
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