La storia dei videogiochi, prima dell’arrivo delle console moderne, nasce con i coin-op, (abbreviazione di coin-operated o macchina gettone) o se preferite Arcade Games, gli enormi “cabinati” che si potevano trovare nei bar e nelle sale giochi. Il primo in assoluto è stato Galaxy Game, prototipo funzionante a gettone installato all’università di Stanford nel 1971, e qualche mese più tardi, ma siamo già nel 1972, arrivò il più famoso PONG creato da quel Nolan Bushnell che poi sarebbe diventato il presidente di Atari. Era nata l’industria dei videogiochi arcade che dalla fine degli anni ’70 fino agli anni ’80 e ’90, avrebbe portato milioni di monetine nelle tasche delle aziende.
La classifica dei coin-op
Ma quali sono stati gli arcade game che hanno guadagnato di più nella storia dei videogiochi? Un calcolo davvero difficile da fare in mancanza di dati pubblici e a distanza di tanti anni. Bisogna quindi affidarsi alle ricerche degli appassionati come Jaz Rignall, del sito USG che nel 2016 (ma ha iniziato la ricerca nel 2010 sottoponendola a diverse revisioni) ha stilato una classifica dei guadagni dei vari franchise approdati su coin-op, attualizzandoli con il calcolo dell’inflazione. Il suo lavoro certosino ci consegna una classifica storica che testimonia l’enorme giro d’affari intorno a questa vera e propria industria già negli anni ’70. Per un ulteriore verifica e confronto dei dati ci siamo invece avvalsi anche di Wikipedia che ha una sua personale classifica a questa pagina. I dati sono per definizione una stima, vista la difficoltà nel reperirli, soprattutto per i primi modelli e per i primi anni di collocazione sul mercato. E allora non siete curiosi?
10 – Donkey Kong (1981)
Cabinati venduti: 132mila
Guadagni: 280 milioni di dollari
Ricalcolo con inflazione: 787 milioni di dollari
È il primo gioco creato dal leggendario Shigeru Miyamoto. Il classico coin-op di Nintendo del 1981 è stato un enorme successo tra i giocatori grazie al suo gameplay innovativo. Viene anche citato come il primo gioco con protagonista il leggendario Mario (l’idraulico italiano più famoso nel mondo) anche se in realtà in Giappone l’eroe originario era un falegname di nome Jumpman, che avrebbe dovuto salvare la sua ragazza Lady dalle grinfie del gorilla Donkey Kong. In America, però, i dirigenti di Nintendo cambiarono i nomi. Lady divenne Pauline e Jumpman il celeberrimo Mario.
9- Mortal Kombat (1992)
Cabinati venduti: 27mila
Guadagni: 570 milioni
Ricalcolo con inflazione: 748 milioni
Sviluppato da Ed Boon e John Tobias, Mortal Kombat è stato sicuramente uno dei picchiaduro di maggiore successo grazie a una grafica rivoluzionaria e alle sue Fatality, le cruente mosse finali in grado di giustiziare un avversario in modo spettacolare e sanguinoso. È stato anche uno dei primi titoli a sollevare il problema della violenza (mi ricordo che in alcuni cabinati il sangue era verde per renderlo meno cruento, ndr) e che portò alla creazione dell’Entertainment Software Rating Board (ESRB) in risposta alle richieste di controllo dei videogiochi regolamenti governativi, l’equivalente del nostro PEGI.
8 – Mortal Kombat II (1993)
Cabinati venduti: 24mila
Guadagni : 100 milioni di dollari
Ricalcolo con inflazione: 172 milioni dollari
Il secondo Mortal Kombat è arrivato un anno dopo il primo con importanti aggiornamenti grafici e cinque nuovi personaggi. Anche il gameplay è stato notevolmente aggiornato, con nuove mosse e una serie di Fatality, inclusi i finali non letali di Friendship e Babality. Il successo del franchise, che nel 2011 deteneva 10 record mondiali, tra cui “serie di picchiaduro di maggior successo”, “campagna promozionale più grande per un videogioco di combattimento” (Mortal Kombat 3), “film con il maggior incasso basato su un videogioco di combattimento “(Mortal Kombat 1996) e” l’album della colonna sonora di videogiochi di maggior successo “(Mortal Kombat: Original Motion Picture Soundtrack).
7 – Asteroids (1979)
Cabinati venduti: 100mila
Guadagni : 800 milioni di dollari
Ricalcolo con inflazione: 1 miliardo e 346 milioni dollari
Prima dei grandi picchiaduro, agli albori degli arcade games spopolava Asteroids, incredibile titolo della grafica vettoriale ispirato al primo videogioco di tutti i tempi: Space War. 70 mila coin-op vennero venduti negli USA mentre oltre 20 mila modelli varcarono l’oceano per arrivare in Europa.
6 – Defender (1981)
Cabinati venduti: 60mila
Guadagni : 1 miliardo di dollari
Ricalcolo con inflazione: 1,5 miliardi di dollari
Caratterizzato da un numero spaventoso di pulsanti e navi nemiche, i cui modelli di comportamento erano estremamente sofisticati per il periodo, Defender è stato uno degli sparatutto più significativi dei primi anni ’80.
È stato creato da Eugene Jarvis e Larry DeMar, che in precedenza erano stati designer di flipper alla Williams. L’alto livello di sfida di Defender lo ha aiutato a divorare centinaia di milioni di quarti man mano che i giocatori facevano i conti con il suo gameplay complesso e, naturalmente, il gioco sarebbe diventato una delle icone durature dell’Età d’Oro degli Arcade.
5 – NBA Jam (1993)
Cabinati venduti: 20mila
Guadagni : 1,1 miliardi di dollari
Ricalcolo con inflazione: 1,7 miliardi di dollari
NBA Jam è stato estremamente popolare in gran parte grazie alla sua licenza ufficiale con i nomi di squadre reali e le sembianze digitali di giocatori famosi. Il gameplay aveva un ritmo d’azione veloce e furioso che spesso prevedeva spettacolari tiri a rete e schiacciate – accompagnati da frasi iconiche di Jam NBA come “He’s on fire” e “Boomshakalaka!”
4 -Ms Pac-Man
Cabinati venduti: 125 mila
Guadagni : 1,2 miliardi di dollari
Ricalcolo con inflazione: 2,5 miliardi di dollari
Il gameplay non violento di Pac-Man, secondo i dirigenti della Midway (ma oggi sarebbero considerati sessisti, ndr) era particolarmente gradito al pubblico femminile. Nasce da qui l’idea di creare un gioco ambientato nel consolidato universo di Pac-Man ma specificamente progettato per le ragazze. Il risultato è stato Ms. Pac-Man, essenzialmente Pac-Man con un fiocco rosa. Oltre ad avere quattro nuovi modelli di labirinto, i fantasmi erano programmati per muoversi (ma solo occasionalmente) in modo casuale. Una mossa deliberata per impedire ai giocatori di imparare a memoria gli schemi per superare ogni livello, tattica utilizzata dai giocatori nel Pac-Man originale. Per questo motivo, il gioco è stato notevolmente più impegnativo rispetto al suo predecessore. Tuttavia, non ha impedito ai giocatori di arrivare alla fine e scoprire che, come in Pac-Man, il 256° livello del gioco era difettoso e impossibile da completare.
3 – Street Fighter II C.E. (1991)
Seguito Capcom del suo successo arcade del 1987 è stato una delle pietre miliari dei giochi degli anni ’90. Mentre Street Fighter ha introdotto molti degli elementi di design fondamentali della serie, Street Fighter II li ha evoluti, creando un gioco di combattimento che ancora oggi è considerato una pietra miliare nella storia dei picchiaduro. Grazie al suo gameplay ultra competitivo ha venduto 60mila unità in tutto il mondo. Il rapido turnover dei giocatori ha ha massimizzato gli incassi, un gradito sollievo per molti operatori di sale giochi che avevano visto diminuire sensibilmente i ricavi a metà degli anni ’80.
Diversi resoconti citano Street Fighter II con un guadagno di $ 1,5 miliardi entro il 1993. Tuttavia, la fonte principale – Children, Adolescents and Media Violence di Steven J Kirsh – si riferisce in realtà alle versioni per console domestiche e al merchandising. La realtà è che non esiste una fonte definitiva di entrate per questo coin-op. I proprietari di sale giochi spesso riportavano “Street Fighter II” sui fogli delle entrate, piuttosto che citare una versione specifica. Inoltre, all’inizio degli anni ’90, le sale giochi erano in declino e spesso i registri delle entrate non venivano pubblicati. Pertanto, le cifre sono stimate sulla vendita di 200 mila cabinet e board combinati e tenendo conto del coinvolgimento dei giocatori. Tutti numeri stimati per difetto. Esistevano anche molte copie piratate del gioco arcade, il che probabilmente aumenterebbe notevolmente il numero di entrate.
2 – Space Invaders (1978)
Cabinati venduti: 360mila
Guadagni : 2,7 miliardi di dollari
Ricalcolo con inflazione: 6,6 miliardi di dollari
Space Invaders è uno dei classici dei videogiochi e ha dato il via a quella che ora viene chiamata l’Età dell’Oro degli Arcade, un periodo storico che va dalla fine degli anni ’70 alla metà degli anni ’80 che ha visto progressi senza precedenti nel design e nella tecnologia dei giochi. Il coin-op è stato lanciato in Giappone nel giugno 1978 ed è diventato rapidamente un fenomeno culturale. La leggenda narra che la sua popolarità era così grande da aver creato una una temporanea carenza della moneta da 100 yen. Le entrate generate negli Stati Uniti nel loro primo anno sono state superiori a quelle del film di maggior incasso del periodo: Star Wars. Non male per un’industria che aveva appena compiuto cinque anni.
1 – Pac-Man (1980)
Cabinati venduti: 400mila
Guadagni : 3,5 miliardi di dollari
Ricalcolo con inflazione: 7,6 miliardi di dollari
Pac-Man, la prima grande mascotte dei videogio, e forse il suo personaggio più riconoscibile e duraturo, è esploso sulle sccene nel 1980. In un’epoca in cui quasi tutti i giochi erano sparatutto a tema spiaziale, il gameplay non violento e labirintico di Pac-Man presentava qualcosa di fresco e nuovo. Questa attrazione universale ha contribuito a portare un numero senza precedenti di giocatori nelle sale giochi di tutto il mondo, che hanno infilato miliardi di dollari nel suo cabinet. Da allora, Pac-Man ha continuato a recitare in oltre 30 altri giochi, ma la maggior parte dei giocatori lo assocerà sempre a questa iconica macchina degli anni’80.