Qualche settimana fa Ashley Madison, uno dei più celebri siti per cercare (e trovare piuttosto facilmente) avventure extraconiugali, è stato vittima di un attacco da parte di hacker che hanno svelato e pubblicato l’identità di molti degli account. Un “inconveniente” che naturalmente non ha fatto piacere agli iscritti che, trattandosi di un sito dedicato ai fedifraghi, contavano sull’anonimato.
Puntando sull’insoddisfazione degli utenti, uno studio legale americano ha deciso di dare vita a una class action contro Ashley Madison, raccogliendo le persone disposte a farsi avanti per richiedere un risarcimento multimilionario, soprattutto in virtù del fatto che il Ceo dell’azienda, in ogni sua dichiarazione, aveva sempre puntato sul segreto dell’iscrizione come punto di forza del servizio.
Nel frattempo cominciano a vedersi anche le prime conseguenze pratiche della pubblicazione dei nomi degli iscritti: a Londra una moglie, che ha scoperto come il marito fosse molto attivo su Ashley Madison, ha chiesto il divorzio. Il primo caso di una lunga serie?
##BANNER_QUI##