I filtri bellezza dei social mutano la percezione che gli uomini hanno delle donne e viceversa

Un recente studio condotto da ricercatori dell’Ellis Alicante Foundation ha rivelato che l’applicazione “filtri di bellezza” sui volti delle persone influisce in modo significativo sulla loro percezione da parte del pubblico.

In particolare, è emerso che le donne che utilizzano tali filtri vengono percepite come meno intelligenti dagli uomini, mentre gli stessi filtri tendono a far apparire gli uomini più intelligenti agli occhi femminili.
Questo fenomeno è il risultato di stereotipi di genere, o più sempliemente di un bias cognitivo, un comune fenomeno psicologico in cui una singola caratteristica positiva vince su un’impressione complessiva.

Le implicazioni di questa scoperta suggeriscono che i filtri di bellezza non solo alterano l’aspetto esteriore ma possono anche influenzare negativamente la percezione delle capacità cognitive, in particolare per le donne.

Risultati dello studio sui filtri bellezza

Il team di ricercatori ha condotto un’indagine con oltre 2.700 partecipanti che hanno valutato le foto di 462 individui, confrontando immagini originali con quelle elaborate tramite filtri di bellezza.
I risultati sono stati sorprendenti: nel 96,1% dei casi, i volti con i filtri sono stati giudicati più attraenti e affidabili, indipendentemente da fattori come genere, età o razza. Tuttavia, la percezione dell’intelligenza ha mostrato un andamento inverso: mentre le donne venivano frequentemente etichettate come meno intelligenti dopo l’applicazione dei filtri, gli uomini hanno ottenuto una valutazione maggiore in termini di intelligenza. Questo contrasto da parte dei partecipanti maschili nei confronti delle donne, quando confrontato a una valutazione simile per gli uomini, rivela un pregiudizio di genere radicato.

Implicazioni e preoccupazioni per la salute mentale

Le implicazioni di questo studio sono di grande rilevanza, specialmente in un contesto in cui i filtri di bellezza sono sempre più utilizzati, in particolare da giovani donne.

Gli autori dello studio sottolineano che l’uso frequente di filtri può contribuire a una serie di problemi psicologici, tra cui ansia, depressione e dipendenza eccessiva dall’apparenza. Questo porta a una bassa autostima e alla dismorfofobia, condizione in cui l’individuo sviluppa una percezione distorta di sé. I filtri di bellezza sembrano stabilire standard irrealistici di bellezza che sono difficili, se non impossibili, da raggiungere, generando quindi un senso di inadeguatezza nelle giovani utenti.

In aggiunta, la crescente pressione sociale per conformarsi a tali standard di bellezza può spingere alcuni a considerare interventi chirurgici estetici per cercare di raggiungere un ideale visivo. Con TikTok che ha recentemente annunciato un divieto dell’uso dei filtri di bellezza tra i teenager, emerge una crescente preoccupazione per il benessere mentale delle giovani generazioni. Gli studiosi avvertono che è essenziale informare e sensibilizzare riguardo ai rischi connessi all’uso di filtri, in modo da tutelare non solo l’immagine corporea, ma anche la salute mentale dei giovani utenti.

Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

Segui
Postato in News

redazione