Il colosso cinese TP-Link, leader indiscusso nel mercato dei router, potrebbe essere destinato a scomparire dagli scaffali dei negozi statunitensi.
Le autorità americane stanno infatti conducendo un’indagine approfondita sulle pratiche commerciali e sulla sicurezza dei prodotti TP-Link, sospettando legami con attività di spionaggio e cyberattacchi.
Perché TP-Link è finita nel mirino?
Le accuse mosse contro TP-Link sono gravi e riguardano principalmente due aspetti: la sicurezza dei suoi prodotti e le pratiche commerciali. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journa, i router TP-Link presenterebbero vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate da hacker per infiltrarsi nelle reti domestiche e aziendali.
Inoltre, si sospetta che l’azienda possa essere coinvolta in attività di spionaggio industriale a favore del governo cinese. Infine, le autorità americane starebbero indagando sui prezzi particolarmente competitivi dei router TP-Link, sospettando pratiche scorrette volte a monopolizzare il mercato.
Insomma, si prospetta un nuovo caso Huawei, e sarà proprio l’amministrazione Trump, che si insedierà nella prima metà di gennaio, a dover dirimere l’intricata matassa. Proprio Trump, lo ricordiamo, aveva iscritto Huawei nella Entity List, ossia in quella lista di aziende che non possono intrattenere rapporti con le società americane.
Cosa dice l‘azienda
TP-Link ha respinto con forza tutte le accuse, affermando che i suoi prodotti sono sicuri e che l’azienda opera nel rispetto delle leggi.
Netgear, nel frattempo, il principale concorrente di TP-Link, ha visto le sue azioni salire in borsa in seguito alle notizie sull’indagine, anticipando un possibile aumento della domanda dei propri prodotti.
Il futuro dei router
La vicenda TP-Link rappresenta un chiaro esempio di come le tensioni geopolitiche possano avere un impatto diretto sulla vita dei consumatori. Sarà fondamentale seguire gli sviluppi di questa vicenda per capire quali saranno le conseguenze per il mercato dei router a livello globale.