Continua nel Regno Unito l’accanimento contro il 5G reo, secondo alcuni fake post girati sui social network, di essere un veicolo alla diffusione di COVID-19 ossia del Coronavirus. Tanto che nel weekend si sono moltiplicati gli episodi di vandalismo che hanno causato danni alle infrastrutture di rete. Fra i siti cellulari attaccati almeno quattro erano di proprietà di Vodafone, altri condivisi con O2.
Questa escalation, così come le notizie di insulti e atti di violenza nei confronti dei lavoratori in servizio presso le stazioni radio base, hanno suscitato risposte e azioni concrete da parte di tutti e quattro i principali carrie del Regno Unito che, ieri, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
Le nostre reti forniscono connettività essenziale ai nostri servizi di emergenza e al servizio sanitario nazionale; consentono alle famiglie di controllare i propri cari isolati e vulnerabili; ai genitori per permettere ai loro figli di studiare da casa e a milioni di persone per essere informate e mentre rimangono a casa.
Ci concentriamo al 100% nell’assicurare che le reti mobili e a banda larga del Regno Unito siano pienamento funzionanti, garantendo a voi, alle vostre famiglie e alle vostre imprese di rimanere in contatto nel momento del bisogno.
Purtroppo, abbiamo sperimentato casi di vandali che hanno dato fuoco all’infrastruttura mobile, diffondendo false informazioni e ipotizzando una connessione tra il 5G e la pandemia di COVID-19. Non ci sono prove scientifiche di alcun legame tra 5G e Coronavirus. Quaeto è un fatto.
Queste affermazioni non solo sono prive di fondamento, ma sono dannose per le persone e le aziende che si affidano alla continuità dei nostri servizi. Hanno anche portato i nostri ingegneri ad essere attaccati e insultati e, in alcuni casi, hanno impedito la manutenzione essenziale della rete.
Aiutateci a porre fine a tutto questo. Se siete testimoni di un abuso ai nostri tecnici, siete pregati di segnalarlo. Il tuo aiuto farà davvero la differenza.
Grazie per il vostro supporto.
Il governo del Regno Unito è intervenuto anche chiedendo a WhatsApp, Facebook e Instagram di agire per prevenire la diffusione di notizie false.