Quale sarebbe la risposta giusta alla classica domanda: quanto è veloce la tua connessione internet? L’ideale potrebbe essere “dipende”, perché tutti noi accediamo a Internet da luoghi diversi e anche quando siamo online visitiamo siti web diversi e usiamo dispositivi diversi.
Tutte queste variabili significano che è quasi impossibile farsi un’idea di quanto sia effettivamente veloce la propria connessione internet, anche se si esegue un test in tutti luoghi da cui vi accediamo. Ci sarà una determinata velocità con il Wi-Fi a casa, un’altra con il Wi-Fi al lavoro, un’altra ancora con il Wi-Fi del bar vicino l’ufficio. Nessuno speed test mostrerà la stessa velocità di connessione ad Internet. Perché?
Gli indici di velocità di accesso a Internet devono essere calcolati tenendo conto di molte variabili. Eppure, eccoci qui, quasi pronti a rivoluzionare tutto questo settore abbandonando il 4G LTE a favore del 5G, che è destinato a cambiare la natura stessa dell’umanità.
Ma il 5G è davvero così rivoluzionario?
In realtà no, ma per dare una risposta sensata a questa domanda bisogna analizzare per bene la questione. Effettivamente il 5G ha velocità teoriche che vi faranno gridare di gioia, ma in realtà, per molti aspetti sarà esattamente come il 4G LTE, proprio perché la velocità di connessione non dipende soltanto da questo.
Come posso sapere se la mia connessione è veloce?
Ci sono molti modi per testare la propria connessione internet, uno tra i più affidabili e gratuiti è Speedcheck.org.
Tutto quello che otterrete da questo speed check è la velocità di connessione dal vostro dispositivo al server. Niente di più, niente di meno, ma sicuramente può aiutarvi nel confrontare i vostri dati con quelli relativi al resto del mondo. In media, negli Stati Uniti, la velocità della banda larga che alimenta le case o gli uffici è 26Mbps. Questo rende gli Stati Uniti d’America il 20esimo paese con la banda larga internet più veloce del resto del mondo, dove la velocità media è poco più di 9.1Mbps.
Come potete notare, in molte parti del mondo non si riesce a ottenere una gran velocità di connessione ad Internet e questo non cambierà con l’introduzione del 5G. Tra le varie nazioni, Singapore detiene il primo posto a 60Mbps.
Quindi, qual è il problema con 5G?
I nodi da sciogliere a riguardo sono tanti:
● In primis, il 5G richiede più torri, molte altre torri. Ci vorranno anni per raggiungere la stessa copertura che si era ottenuta con il 4G LTE.
● In secondo luogo, il rollout del 5G sarà molto lento; esso infatti inizialmente sarà disponibile solo in alcune aree strategiche importanti, mentre il resto del paese dovrà solo aspettare, aspettare e… aspettare.
● Terzo punto altrettanto rilevante è che per ora il numero di smartphone che riescono a supportare la connessione 5G è piuttosto limitato. Il primo brand a muoversi in tal senso in Italia è stato Xiaomi. Samsung ha in programma una serie di Galaxy che usciranno presto. Altri produttori hanno annunciato i loro modelli 5G, ma non si avrà una dominanza fin quando Apple non rilascerà un iPhone che riesca a sfruttare questa nuova evoluzione. Quando questo avverrà, saprete che il 5G ormai sarà definitivamente la rete principale disponibile; si parla del 2020 per cui staremo a vedere.
● In quarto luogo, secondo alcuni studi, il 5G potrebbe aumentare il rischio di contrarre il cancro. Questo potrebbe accadere perché le torri 5G saranno così numerose e così vicine che nessuno sa quale impatto avranno sulla salute umana.
● Infine, proprio come avvenuto per i precedenti 3G e 4G LTE, anche quando arriverà il 5G non sarà ancora stato raggiunto lo stadio definitivo dell’evoluzione di Internet. Le variabili possibili non possono essere controllate. L’unica certezza è che sì, il futuro è 5G, però quando diventerà onnipresente e il 4G LTE non sarà più in giro, potremmo avere velocità più alte di quanto il 5G riesca ad assicurare.
In sostanza, è chiaro che il 5G rivoluzionerà il nostro modo di connetterci a Internet, ma non sappiamo come e quando riuscirà a farlo. Sarà davvero possibile sfruttare il suo massimo potenziale anche nelle aree meno importanti? Raggiungerà l’apice delle sue prestazioni oppure sarà sostituito prima che possa conseguire un simile obiettivo come successo con il 4G LTE? Per ottenere delle risposte bisognerà essere pazienti ancora un po’; nel frattempo possiamo solamente sperare e attendere con ansia una delle maggiori rivoluzioni in un settore in costante evoluzione.