Huawei è stata toccata duramente dal divieto imposto dagli Stati Uniti, una situazione critica che ha messo a dura prova il business dell’azienda che ora è alla ricerca di una soluzione.
Per la prima volta da un anno, il CEO di Huawei, Ren Zhengfei, ha parlato con i media internazionali esprimendo il desiderio di parlare con il nuovo presidente Biden auspicando una “politica aperta” da parte della nuova amministrazione.
“Mi piacerebbe che potessimo parlarci, in modo da poter sviluppare insieme alcune idee relative allo sviluppo comune e al successo delle nostre reciproche iniziative” ha dichiarato al South China Morning Post il dirigente.
In un secondo momento ha poi aggiunto che sia gli Stati Uniti che la Cina vogliono una crescita economica e questo potrebbe aiutare entrambe le parti. Il CEO ha indicato che “Se la capacità di produzione di Huawei potesse essere ampliata, significherebbe maggiori opportunità di rifornimento anche per le aziende statunitensi”.
Come promemoria, Huawei non può fare affari con società statunitensi a causa di un divieto emesso dall’amministrazione Trump per timori sulla sicurezza nazionale. Proprio per questo motivo, Huawei non può ricevere una licenza per Android da Google. Ciò non significa che non possa utilizzare Android che è una piattaforma open source, ma non può utilizzare i servizi fondamentali di Google come Maps, Drive, YouTube, Gmail etc etc…
Il CEO di Huawei ha ribadito ancora una volta che la società non ha intenzione di vendere la propria attività sugli smartphone come è successo con Honor.
“Abbiamo deciso che non venderemo assolutamente i nostri dispositivi di consumo, il nostro business degli smartphone”.
Resta da vedere se il presidente Biden sarà disposto ad instaurare un dialogo con il CEO di Huawei.