Il rapporto Clusit 2014 sulla sicurezza informatica traccia uno scenario abbastanza inquietante per quanto riguarda la diffusione del cybercrimine che quest’anno rappresenta il 60% degli attacchi Web (la percentuale era del 36% tre anni fa). I bersagli preferiti sono il settore governativo, i servizi cloud (com’è emerso in modo fragoroso con la violazione degli account delle celebrità e la pubblicazione delle loro immagini hot) e i social network.
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Nel corso dell’anno è anche emerso un nuovo fenomeno, per il quale è stata coniata una definizione ad hoc: hacktivism. Il termine identifica quei gruppi di varia natura che realizzano attività di disturbo su Internet e che sempre più spesso hanno origine nei Paesi mediorientali. Il Rapporto 2014 offre dunque una panoramica degli eventi di cyber-crime e incidenti informatici più significativi degli ultimi dodici mesi. Si tratta di un quadro estremamente aggiornato ed esaustivo della situazione globale, con particolare attenzione alla situazione italiana.