TikTok

Il Garante della privacy dispone il blocco di TikTok

Un gioco finito male. Una bambina di dieci anni morta soffocata nel suo bagno per rincorrere una sfida dal nome inquietante: la black-out challenge, che consiste nel resistere il maggior tempo possibile stringendosi attorno alla gola una cintura.

È accaduto su TikTok, ma sarebbe potuto accadere su qualsiasi altro social network. O forse no, perché l’età media degli iscritti al social cinese è molto bassa rispetto a tutte le altre community.

E così, in attesa di vederci chiaro, il Garante della Privacy ha disposto nei confronti di TikTok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica. Cosa che non sarà immediatamente semplice controllare.

Intanto gli inquirenti stanno analizzando il cellulare della bambina, perché registrato su quel dispositivo ci potrebbero essere gli ultimi secondi di vita della piccola. Ma c’è di più: gli inquirenti stanno cercando di capire se qualcuno ha condotto per mano la ragazzina dentro quel macabro gioco. Perché in tal caso le responsabilità penali potrebbero essere molto gravi (la fattispecie che potrebbe configurarsi è quella dell’istigazione al suicidio).

La decisione – imposta fino al 15 febbraio, ma il Garante si riserva ulteriori valutazioni – non ha precedenti, ma TikTok in questo senso sembra recidivo, perché rimasto sordo ai rimbrotti dell’Autorità che contestava al social una scarsa attenzione all’età dei suoi iscritti che, per policy, dovrebbero essere maggiori di 13 anni.

Insomma appare un quadro in cui TikTok è accusata di essere poco trasparente nelle informazioni fornite agli utenti e di non esercitare una sufficiente attività di controllo sui suoi iscritti, soprattutto sui minorenni. Si legge nel comunicato stampa del Garante della Privacy:

Il Garante già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy.

Il provvedimento di blocco verrà ora portato all’attenzione dell’Autorità irlandese, considerato che recentemente Tik Tok ha comunicato di avere fissato il proprio stabilimento principale in Irlanda.

Intanto le indagini della Procura di Palermo faranno il loro corso mentre il social network è destinato a finire ancor più sotto la lente di media e magistratura.

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Massimo Morandi

Giornalista, milanese, appassionato di tecnologia. Ama viaggiare, la buona cucina e il calcio.