Quanta CO2 è possibile risparmiare vendendo o acquistando beni usati? Ogni giorno milioni di persone negli 8 Paesi in cui opera Schibsted Media Group (Subito.it) comprano e vendono oggetti di seconda mano contribuendo al risparmio di ben 16,3 milioni di tonnellate di CO2, di cui 6,1 milioni di tonnellate solo in Italia grazie agli oltre 8 milioni di utenti unici mensili che utilizzano Subito, azienda leader per vendere e comprare con oltre.
SECOND HAND ECONOMY
Fare Second Hand Economy, un’economia che nel nostro Paese vale 19 miliardi di euro (1,1% PIL), oltre a concludere buoni affari, vuol dire compiere un gesto di responsabilità nei confronti del Pianeta e delle future generazioni. Ogni volta che viene acquistato o venduto usato, infatti, si evita di produrre un oggetto nuovo e quindi di immettere altra CO2 nell’atmosfera. Questa azione sostenibile prende il nome di Second Hand Effect.
LA RICERCA
Secondo l’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL), nel 2016 gli 8 milioni di utenti di Subito hanno risparmiato 6,1 milioni di tonnellate di CO2 (+77% in più rispetto al 2015), una quantità equivalente a tutto il traffico di Roma per 18 mesi o a quello di Milano per 42 mesi, a 6,4 milioni di voli andata/ritorno Milano-New York o 6 milioni Roma-New York, alla produzione di 101,5 milioni di iPhone 5S o 23 milioni di laptop, di 28 milioni di passeggini o 24 tonnellate di divani, 182,8 milioni di paia di jeans, di 1.000.000 di Volkswagen Golf, di 88,5 milioni di bicicletta, di 9,4 miliardi di tonnellate di pasta o 1,3 miliardi di kg di riso.
LA CATEGORIA
La categoria merceologica di Subito che ha permesso il maggior risparmio di anidride carbonica è Motori, categoria che nel 2016 ha interessato il 30% degli annunci pubblicato sulla piattaforma per un equivalente di 4,9 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate (+86% rispetto al 2015). Seguono le categorie Per la casa e la persona (842.629, +46% rispetto al 2015), Elettronica (368.585, +45% rispetto al 2015) e Sport e Hobby (59.972, +47% rispetto al 2015).
IL RISPARMIO
A livello internazionale Schibsted Media Group ha calcolato il risparmio potenziale di emissioni di anidride carbonica derivanti dalla compravendita di beni usati acquistati e venduti, oltre che su Subito, anche su altre 7 piattaforme nei diversi Paesi in cui il gruppo è presente (Leboncoin in Francia, Blocket in Svezia, Finn in Norvegia, Vibbo in Spagna, Tori in Finlandia, Jófogás in Ungheria e Avito in Marocco), per un totale di 16,3 milioni di tonnellate di CO2, ovvero l’equivalente di sei anni a Parigi senza traffico, 1.440 voli intorno al mondo a bordo dell’aereo più grande, le emissioni di 1.8 milioni di Europei o la produzione di 66 milioni di divani.
LE REGIONI E LE PROVINCE D’ITALIA PIÙ VIRTUOSE
Subito ha calcolato anche in quali regioni e province siano state risparmiate più tonnellate di anidride carbonica, partendo da dove sia stato venduto il maggior numero degli oltre 18 milioni di oggetti usati scambiati nel 2016 in tutta Italia. Delle 20 regioni italiane, la più virtuosa si è rivelata essere la Lombardia: questa regione ha contribuito con il 16% del totale di CO2 risparmiata in tutta Italia. Anche la Campania si è posizionata ai vertici della classifica nazionale, un secondo posto raggiunto con un minimo scarto (15,1%) in particolare, grazie alla compravendita di veicoli. Segue il Lazio, più distante al terzo posto (10,3%), mentre a chiudere la top 5 della classifica nazionale troviamo il Veneto e il Piemonte, due regioni che hanno risparmiato rispettivamente il 9,2% e il 7,5% di anidride carbonica. Insieme le prime cinque regioni hanno permesso un risparmio del 58,2% (41,5% solo le prime tre) dei 6,1 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
LE PROVINCIE PIU VIRTUOSE
Per quanto riguarda le province più virtuose, nelle prime posizioni troviamo due capoluoghi in cui i veicoli (auto e moto) sono una componente molto importante della mobilità dei cittadini. Si tratta di Napoli e Roma che, risparmiando rispettivamente il 10,6% e l’8,3% di anidride carbonica, si sono posizionate al primo e al secondo della classifica nazionale. Al terzo posto troviamo Milano con il 5,6% sul totale. Al quarto posto si posiziona il capoluogo della regione Piemonte, i cui cittadini hanno risparmiato quasi il 5% della CO2 evitata a livello nazionale, mentre chiude la top 5 un’altra provincia lombarda, Brescia con il 2,8%.
LA SECOND HAND ECONOMY
Oggi la Second Hand Economy genera un impatto di 19 miliardi di euro (+1 miliardo rispetto al 2015) pari all’1,1% del PIL del Paese. La Second Hand Economy online vale 7,1 miliardi di euro (+300 milioni rispetto al 2015) trainata dalla categoria Motori (5 miliardi di euro), e seguita da Per la casa e la Persona (984 milioni), Elettronica (647 milioni) e Sport & Hobby (465 milioni). Il 15% della popolazione italiana acquista o vende online, attività che consente a ogni cittadino di guadagnare (o risparmiare) in media €900 all’anno. Il web viene scelto perché è il canale più veloce (66% – in crescita del 6% rispetto al 2015): internet ha infatti reso la Second Hand Economy più accessibile e ampia (68%), offrendo la possibilità di trovare facilmente ciò che si cerca (58%) e di fare buoni affari (50%).