Il ruolo delle reti mobili durante la pandemia

L’attuale situazione sanitaria ha fatto sì che la necessità di comunicare gli uni con gli altri tramite mezzi come l’internet e le chiamate si amplificasse e trovasse un maggiore incremento. Tutto ciò è ovviamente una conseguenza delle misure di sicurezza adottate nel corso di questo ultimo anno, come lo smart working o la didattica a distanza, che hanno portato la maggior parte dei lavoratori e la totalità degli studenti a usufruire – e non per volontà propria – di un alto quantitativo di traffico internet. Secondo le ultime stime rese note dall’AGCOM, l’Osservatorio sulle Comunicazioni, infatti, rispetto agli anni precedenti, la fruizione dei dati mobili è aumentata di una percentuale superiore al 50% nel 2020, arrivando addirittura, nei mesi di completo lockdown, a superare l’80%. Tutto ciò è causato non solo dai motivi precedentemente elencati, legati ai provvedimenti attuati per il mantenimento della sicurezza della popolazione italiana (e mondiale), ma anche dalla crescente necessità degli individui di rimediare alla mancanza di rapporti sociali i quali – non ritrovandosi più tramite un contatto fisico – si vivono in maniera virtuale. Si nota, dunque, come implicazioni di ambito psicologico siano alla base per una comprensione dell’incremento del traffico dati e, di conseguenza, di come un cambiamento della realtà circostante e dei modi di vivere le interrelazioni sociali abbia avuto un impatto economico. Le reti mobili, infatti, hanno in tutto ciò un ruolo più che rilevante, in quanto parte fondamentale di ogni tipo di comunicazione, sia essa lavorativa, scolastica o privata.

Ricavi e consumi nella telefonia: due realtà differenti

In un panorama che vede la telefonia mobile quale leader indiscusso in quanto unico mezzo di comunicazione e contatto con l’esterno, tuttavia, il fattore del decremento fiscale è stato di massimo interesse anche per questa parte del sistema economico. Da come si vedrà, tuttavia, una delle prime differenziazioni di cui tenere conto sul piano degli introiti e del capitale in entrata è per ciò che concerne due distinti ambiti, la telefonia fissa e quella mobile che si sono caratterizzati, ognuno, con diversi esiti sul piano degli ingressi fiscali. L’enorme differenza, infatti, tra i ricavi dell’anno appena conclusosi (prendendo in considerazione i mesi che intercorrono tra Gennaio e Settembre) e quelli del 2019 si evidenzia in una perdita del 6,2%, pari a circa 1.100 miliardi di euro. Le aziende di telefonia mobile, infatti, hanno registrato un calo di entrate ancora maggiore rispetto a quello della telefonia fissa, anch’essa segnata da un ingente decremento del capitale in entrata.

La notevole perdita verificatasi nei ricavi è, tuttavia, posta sicuramente in contrasto all’aumento – non poco rilevante – dei consumi di traffico internet. Se già nel periodo antecedente alla pandemia, quello relativo all’anno 2019, si era verificato un incremento della fruizione in tal senso, con l’arrivo del nuovo anno e della situazione sanitaria che ha stravolto i mercati e le vite dei cittadini, si è giunti ad un definitivo aumento dei dati già notevolmente alti. Per ciò che concerne questo aspetto ha contribuito, senza alcun dubbio, la mancata possibilità per gli individui di muoversi liberamente e di continuare a relazionarsi con i propri familiari o conoscenti, una delle impellenze necessarie all’interno di un periodo quale quello di emergenza sanitaria.

Questo notevole incremento si nota, appunto, nei dati raccolti durante il complesso e variegato periodo che intercorre tra il 2019 e il 2020, e cioè quello immanente allo stato pandemico che stiamo attualmente vivendo. Se già nel primo anno si notava una continua crescita nella fruizione di traffico internet, con una percentuale che, nel periodo di Settembre, era del 45,8%, l’anno dell’emergenza sanitaria porterà con sè un aumento di consumo del 56% circa, arrivando a toccare le vette dell’81,9% nel periodo di Marzo, il quale si configura come uno dei picchi più alti nell’usufrutto del traffico mobile.

Volendo incentrare l’analisi circa il consumo generato dall’uso personale ed individuale, è possibile notare un incremento medio di dati internet giornalieri di circa 0.26GB, coadiuvati da un esponenziale aumento che si riflette in particolar modo lungo il primo semestre dell’anno precedente (e dunque, specialmente, lungo tutti quei mutamenti politico-sociali che lo hanno caratterizzato). Per ciò che concerne le modalità d’utilizzo del traffico (e quindi il download e l’upload) l’incremento sopracitato s’attesta lungo un utilizzo compreso tra il 50 ed il 60% e che merita, in quanto numeri caratterizzati da un’intrinseca importanza, di essere indagato.

Servendoci di questi dati possiamo poi passare ad un’analisi più approfondita fondata sulla differenziazione dei due campi sopra citati: la telefonia mobile e quella fissa. Se il traffico della seconda, infatti, ha visto un andamento più irregolare ed ondivago nel corso dell’intero 2020, la prima è stata sicuramente caratterizzata da un aumento costante da Gennaio a Dicembre, in virtù, specialmente, delle diverse funzioni che essa è stata in grado di fornire sia durante il periodo della totale chiusura delle attività, sia nel momento in cui le restrizioni sono state allentate. In questo senso, dunque, lo sfruttamento delle potenzialità della telefonia mobile durante il periodo di lockdown e di inattività forzata, è risultato di vitale importanza per gli utenti, al fine della buona riuscita di ogni attività programmata (e ci si riferisce, a tal proposito alle diverse mansioni relative allo studio, al lavoro e, in particolar modo, anche all’utilizzo di console che – per quanto rientranti sul piano ricreativo – forniscono un apporto importante sul piano precedentemente citato). Analizzando attentamente i grafici che ci sono stati forniti dall’Osservatorio sulle Comunicazioni AGCOM, infatti, anche l’occhio meno esperto riesce a notare come vi sia stato un notevole incremento di consumatori nel periodo comprensivo di Gennaio, Febbraio e Marzo (pari addirittura al 46,5%), seguito poi da un brusco calo che ha interessato in particolar modo i mesi compresi tra Aprile e Agosto (che si sono conclusi con un dato negativo pari a -2,5%) e portando, infine, ad un ulteriore aumento di circa il 30% nel lasso di tempo compreso tra Agosto e Novembre. Diverso è stato invece l’andamendo della telefonia mobile che, come già anticipato, è stato notevolmente positivo e in continuo aumento da Gennaio a Dicembre. Caratterizzato, infatti, da un minimo calo in negativo nei mesi di Aprile, Maggio, Agosto e Settembre, il grafico dei ricavi relativo al traffico mobile mostra come esso sia arrivato a toccare addirittura un +59,5%. L’importanza di questi dati è testimoniata dal fatto che essi rappresentino il modo in cui la popolazione ha affrontato (e sta affrontando tutt’ora) l’emergenza sanitaria dell’ultimo periodo. Proprio per ciò che riguarda gli aspetti relativi al contraccolpo derivato dall’eccessivo allentamento delle restrizioni avvenuto durante i mesi estivi, infatti, lo sfruttamento delle potenzialità della rete mobile ha mostrato come essa sia un elemento fondamentale per continuare a mantenere quei rapporti relazionali (di cui sopra) e che si sono particolarmente intensificati – come nel caso di Novembre e Dicembre 2020 – allorquando le restrizioni sono divenute più insistenti e pressanti. Da qui, dunque, i fisiologici incrementi e lo sfruttamento giornaliero delle reti mobili a seconda delle più disparate esigenze, in cui l’unico neo è caratterizzato dal venir meno delle suddette necessità relazionali durante il periodo di Agosto.

Appurati, quindi, i crescenti bisogni che la popolazione ha in fatto di telefonia mobile (nell’ultimo periodo e non solo), sono diverse le compagnie telefoniche che si sono adattate ad una nuova ed ingente richiesta che si è presentata sul mercato. Tra queste ritroviamo, per esempio, ho., la quale ha deciso di modificare le proprie offerte per tutelare ulteriormente i consumatori e garantire maggiori risorse ad un costo minore, venendo incontro alle esigenze della collettività generale, composta da giovani e adulti. Siamo davanti a piani sempre nuovi che nascono con l’obiettivo di fornire risposte a delle domande sempre più impellenti sia per ciò che concerne la possibilità di navigare in internet nella propria abitazione sia mediante l’utilizzo del proprio smartphone. È questo il motivo alla base di una nuova tariffa che include fino a 200 GB di traffico internet mensile per le sim dati e 100 GB dedicati invece alle sim mobili. Novità sintomatica, inoltre, della necessità dettata dalle continue richieste di maggiore connettività, ho. mobile fornisce il servizio Riparti, da poco nel catalogo delle offerte, mediante il quale è possibile anticipare – senza costi aggiuntivi – il proprio rinnovo mensile così da fornire un apporto di giga veloce e subitaneo in un’era in cui la richiesta di essere sempre connessi è divenuta necessariamente un must. Mediante la cura dei propri clienti, dunque, e venendo incontro alle suddette necessità, ho. mobile si configura come una piattaforma ideale in grado di tenere al cliente e, soprattutto, rispondere efficacemente alle sue esigenze.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.